L’Aquila. I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile (Norm) della Compagnia dell’Aquila hanno arrestato quattro romeni, già noti alle forze dell’ordine. L’arresto è scattato dopo un controllo che gli investigatori hanno eseguito sull’auto in cui si trovavano i quattro, nella quale i carabinieri hanno rinvenuto, oltre a trapani ed avvitatori utilizzati per praticare i fori alle finestre delle abitazioni, alcune cassette con attrezzi da scasso di vario genere, insieme a piedi di porco e mazze in ferro per sfondare avvolgibili e vetrate.
In possesso dei quattro uomini anche alcuni telefoni cellulari e quattro chiavi di autovetture, presumibilmente rubate, tra le quali quella di un’auto di grossa cilindrata di proprietà di un cittadino di Tornimparte, che avevano poco prima tentato di rubare dal giardino di casa dell’uomo. I malviventi, disturbati dallo stesso proprietario, sono stati messi in fuga.
Gli inquirenti hanno poi verificato il contenuto del navigatore satellitare in possesso dei quattro romeni. L’analisi della memoria e delle ultime destinazioni impostate ha evidenziato una serie di indirizzi di abitazioni nelle quali i quattro avevano probabilmente già operato sopralluoghi, evidentemente per furti da perpetrare o già attuati. Come quello di due giorni fa in un appartamento di Coppito, nel corso del quale sono stati rubati preziosi per un valore totale di 50 mila euro, e in un altro caso, dove sono stati rubati 5 mila euro in contanti. I quattro sono stati sottoposti a fermo per furto, tentato furto e possesso di arnesi da scasso.
Su disposizione del Pubblico ministero Simonetta Ciccarelli, i romeni sono stati trasferiti al carcere di Avezzano in attesa della convalida del provvedimento. Secondo gli investigatori i quattro apparterrebbero ad una banda più ampia proveniente da Ostia che si avvale in città di un connazionale con la funzione di basista, identificato dagli investigatori, anche lui noto alle forze dell’ordine. Le indagini proseguono per risalire a tutti gli altri furti perpetrati dal gruppo ed all’identificazione di eventuali complici.