Chieti. Il rettore dell’università d’Annunzio, Franco Cuccurullo, è indagato dalla Procura della Repubblica di Chieti per abuso d’ufficio e falso nell’ambito dell’indagine, che coinvolge altre persone, che tende a ricostruire le vicende che hanno portato nei giorni scorsi alla risoluzione del contratto tra l’ateneo e il direttore generale Marco Napoleone.
La Guardia di Finanza ha presentato oggi la notifica al rettore dell’ateneo di Chieti-Pescara, perquisendo il suo ufficio e sequestrando la documentazione riguardante le sedute sia del senato accademico sia del consiglio di amministrazione.
Il commento di Carlo Costantini (IdV). “Da mesi la nostra università è sulle cronache dei giornali per questioni associabili esclusivamente a lotte per la conquista del potere. Non sta a me stabilire di chi è il torto e di chi la ragione. Ma sta a me il dovere, non avendo Chiodi il coraggio di farlo, di esprimere ai diretti protagonisti tutto il mio rincrescimento ed il mio disappunto per una vicenda che sta ledendo l’immagine dell’Università, una istituzione pubblica nella quale i giovani studenti, oltre ad apprendere gli elementi di conoscenza essenziali per la costruzione del loro futuro, dovrebbero anche potersi specchiare ed immedesimare. Se oggi questo non è possibile, la responsabilità morale è dei protagonisti di questo corto circuito, i cui contorni negativi sembrano non avere fine. So, in conclusione, di dire una cosa forte, ma credo di interpretare il sentimento di tanti, se affermo che la migliore soluzione possibile sarebbe che andassero a casa tutti. Sarebbe il primo segnale positivo, dopo mesi di vera e propria agonia”.