L’Aquila. Risultava continuamente assente dall’alloggio del progetto Case assegnato dopo il terremoto del 2009 e per questo il Consiglio di Stato ha accolto la richiesta di sospensione avanzata dalla Struttura per la gestione dell’emergenza (Sge). A comunicarlo è Roberto Petullà, coordinatore della Sge, che la definisce una “sentenza esemplare”.
“Riconosce la mancanza di necessità dell’alloggio a causa delle assenze continuate dell’intestatario, nonché dell’intero nucleo familiare, come previsto dalla normativa. La sentenza ritiene accolto l’appello cautelare richiesto dalla Sge, poiché si tratta di un’abitazione realizzata per superare i reali bisogni emergenziali di chi non ha una casa e che pertanto ha necessità di una dimora stabile”.
La famiglia è stata anche condannata a versare 2mila euro per il pagamento delle spese di giudizio. E’ stata, inoltre, confermata l’ordinanza cautelare del Tar Abruzzo-L’Aquila, già a favore della Sge, di un’altra famiglia, sempre per assenze continuative dall’alloggio.