L’Aquila. ‘Per molti studenti le borse di studio sono l’unico strumento di accesso agli studi, l’unico sostegno fondamentale sancito dalla Costituzione che permette alle fasce meno abbienti della popolazione di poter studiare.
In italia ancora oggi esiste, e purtroppo non è una rarità, la figura dell’idoneo non beneficiario, la quale corrisponde allo studente che, pur avendo tutti i requisiti per poter usufruire di questa forma di assistenza, non la riceve poiché i fondi stanziati dallo stato e dalle regioni non sono sufficienti’.
Lo dichiara in una nota UdU L’Aquila.
‘In questo anno accademico, nella nostra regione, gli studenti che possono accedere alle borse di studio sono in numero maggiore rispetto all’anno passato, questa possibilità è l’importante conseguenza di una nostra proposta in Conferenza Regione Università, che ha visto l’innalzamento delle soglie isee e ispe permettendo l’accesso all’idoneità per la borsa a un numero di studenti superiore, corrispondente a quelle fasce di reddito introdotte, appunto, a seguito della nostra proposta.
L’assessore Marinella Sclocco, sia in Conferenza Regione universitá, che durante la conferenza stampa seguente la suddetta modifica delle fasce isee e ispe, aveva garantito un finanziamento più consistente da parte della regione, atto proprio a garantire la borsa di studio a tutti gli studenti; promessa non mantenuta in quanto, solo a L’Aquila, gli idonei non beneficiari sono 500.
E’ vergognoso che il finanziamento delle borse venga garantito per circa il 53% della tassa regionale pagata dagli studenti e non da dei finanziamenti pubblici; è dovere della Regione aumentare il fondo destinato al Diritto allo Studio per permettere a chi ha tutti i requisiti di idoneità di accedere alla Borsa di Studio.
Chiediamo anche che venga correttamente effettuato il riparto del fondo integrativo statale fra le 3 adsu che in questo anno sta penalizzando L’Aquila in quanto la Regione non ha distribuito i fondi in base ai criteri presenti nel D.P.C.M. del 2001’, insiste l’Unione degli Universitari Aquilani.
‘Secondo il Decreto (art.16), infatti, i criteri vanno a elargire i fondi statali nella seguente
misura:
– 50% in proporzione al numero di iscritti all’università
– 35% in proporzione al numero di idonei nelle graduatorie per la concessione delle
borse di studio;
– 15% in proporzione al numero di posti alloggio, in gestione diretta e indiretta, degli
organismi regionali.
Il non rispetto di suddetti criteri ha portato ad una diminuzione dell’introito entrante all’ADSU L’Aquila pari a 600 mila euro. Tale cifra che non andrebbe comunque a garantire una copertura completa degli idonei, essendoci ad oggi un deficit di 2 milioni di euro, che sono necessari per poter rendere tutti gli idonei beneficiari, tuttavia è comunque una parte di fondi necessari al pagamento delle borse che la nostra ADSU non più a differenza degli anni passati.
Le promesse della regione non possono rimanere vane e l’Assessore deve assumersi la responsabilità delle scelte fatte. Aveva infatti garantito a tutti gli studenti la copertura e la possibilità di studiare, ed è arrivato il momento di dare seguito a quanto detto.
È importante sottolineare inoltre che negli anni precedenti sono stati molto rari i casi di idonei non beneficiari di borse di studio, dato storico di grande garanzia per gli studenti dell’ateneo aquilano e di grande vanto per l’Azienda per il Diritto allo Studio locale, pertanto l’Udu darà battaglia affinchè venga al più presto garantito a tutti gli studenti l’accesso agli studi, come è sempre stato, soprattutto se tale possibilità continuerà ad essere negata a causa di una mancanza di elargizione di fondi da parte di chi, invece, aveva promesso e garantito piena disponibilità e soddisfacimento dei successi raggiunti sul piano del diritto allo studio’, concludono.