Avezzano. Sigarette “fai da te” prodotte e commercializzate artigianalmente e comunque in maniera illegale. La scoperta è stata fatta dal nucleo mobile della Guardia di Finanza di Avezzano, che hanno ricostruito una vera e propria filiera di produzione e vendita abusiva di “bionde”.
L’indagine è stata eseguita con l’ausilio delle strumentazioni tecniche messe a disposizione dalla Procura ed ha permesso di constatare che un immobile disabitato nelle campagne a nord di Avezzano – fungeva da deposito e polo produttivo di copiose quantità di tabacco.
Successivamente, è stato appurato che gli indagati, anche al fine di snellire le operazioni e soddisfare più celermente le richieste dei clienti, si erano dotati di macchinari di altissima qualità, atti alla trinciatura ed alla manifattura di sigarette ed in grado di produrre centinaia di sigarette all’ora, installati all’interno di una privata abitazione nella zona di Caruscino.
Il sostituto procuratore, Maurizio Maria Cerrato, ha disposto delle perquisizioni all’interno delle abitazioni e degli immobili destinati al deposito, produzione e commercializzazione di tabacco.
Le operazioni svolte consentivano il rinvenimento ed il sequestro di circa 6 tonnellate di tabacco, di migliaia di sigarette già realizzate e confezionate e 19 macchinari impiegati per le diverse fasi della trinciatura, della produzione e del confezionamento delle sigarette.
Quattro le persone denunciate per la produzione, preparazione e vendita di tabacchi in violazione delle norme sul monopolio dei tabacchi nazionali ed esteri per ingenti quantitativi nell’ordine di alcune tonnellate di prodotto, superiori alla soglia di punibilità penale dei 15 chilogrammi.
Ulteriori indagini sono in corso per risalire ai canali di approvvigionamento del tabacco, altre persone eventualmente coinvolte nelle operazioni di contrabbando, definire l’esatto numero e le generalità degli acquirenti e dei consumatori del tabacco indebitamente commercializzato, quantificare e recuperare i tributi evasi in materia di accise.