Terremoto L’Aquila, ritardi nel pagamento degli indennizzi: la protesta degli imprenditori

ricostruzione_aquilaL’Aquila. Gravi ritardi nel pagamento degli indennizzi sui danni alle imprese causati dal sisma, in particolare quelli che, secondo l’ordinanza 3789 spettano alle imprese edili per le riparazioni delle unità immobiliari.

A lanciare l’allarme è un gruppo di imprenditori aquilani secondo i quali ”gli uffici comunali hanno comunicato che la causa del ritardo sta nella mancata firma da parte del commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, dei mandati di pagamento pronti presso la Struttura per la gestione dell’emergenza”. Il problema, dunque, starebbe tutto in una firma che non arriva. Una vicenda che necessita di una risoluzione immediata, secondo gli imprenditori, i quali assicurano, tra l’altro, che si tratta di lavori già portati a termine a fine 2009.

 

La replica del Commissario Gianni Chiodi. ”La causa del mancato pagamento degli indennizzi alle imprese non è da attribuire al Commissario delegato per la Ricostruzione ma va ricercata altrove. Più precisamente ai Comuni che non hanno erogato agli aventi diritto i fondi già trasferiti dalla Struttura commissariale. I ritardi possono anche essere imputabili agli stessi enti locali che non hanno ancora trasmesso la necessaria documentazione positivamente istruita. Il recente trasferimento di fondi in favore dei Comuni del cratere, fuori cratere e afferenti ai Com, ha riguardato unicamente il pagamento del restante 80 per cento delle rendicontazioni presentate dai Comuni al 31 gennaio 2011 per tipologie di spese del tutto diverse da quelle indicate dagli imprenditori che hanno denunciato i possibili ritardi. Dall’ultimo trasferimento finanziario (marzo 2011) ad oggi, è ancora in corso il processo di presentazione e/o integrazione della documentazione da parte dei Comuni. Solo al termine, quando i Comuni avranno presentato idonea e completa documentazione la competente Area amministrativo-contabile della Struttura commissariale potrà provvedere ad elaborare i mandati di pagamento che saranno successivamente riscontrati, firmati e presentati alla Banca d’Italia”.

 

 

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