Parco Gran Sasso, riunito tavolo tecnico su regolamenti di pascolo

Assergi. Si è riunito nei giorni scorsi nella sede del Parco ad Assergi un Tavolo Tecnico sui Regolamenti di pascolo che ha visto la partecipazione di Amministratori dei Comuni e delle ASBUC che hanno già preso parte, insieme al Parco, agli allevatori e a tutti gli altri portatori d’interesse, al processo partecipativo per la definizione delle Linee Guida per la gestione delle praterie come pascolo.

Presenti all’incontro, oltre ai tecnici dell’Ente, i rappresentanti dei Comuni dell’Aquila, di Santo Stefano di Sessanio e Castelvecchio Calvisio e le Amministrazioni Separate per i Beni di Uso Civico di Intermesoli, Paganica – San Gregorio, Assergi, Pietracamela, Aragno ed Arischia.

Come richiesto dagli stessi Enti gestori, il Parco ha messo a disposizione una traccia di regolamento, elaborata dalla Prof.ssa Alessandra Valastro dell’Università di Perugia sulla base del Regolamento approvato dalla Giunta Comunale dell’Aquila ed ispirato alle stesse Linee Guida.

Ogni Comune ed ogni ASBUC potrà ora modificare e/o integrare tale bozza con i contenuti che maggiormente rispecchiano le peculiarità territoriali e che meglio si adattano alla gestione dei propri pascoli di uso civico.

Gli stessi Amministratori, inoltre, hanno concordato sull’opportunità di armonizzare i risultati dei lavori per la revisione della Legge Regionale n° 3/2014 e per la redazione del relativo Regolamento regionale, con quelli condivisi delle Linee Guida e della Bozza di Regolamento pascoli.

Il Presidente dell’Ente Parco, Tommaso Navarra, ha seguito con attenzione questo ulteriore passo avanti compiuto dal Progetto LIFE verso la realizzazione dei suoi obiettivi.

“Le Linee Guida – ha detto – sono scaturite da un processo democratico, sostenuto dall’apporto di tante professionalità e categorie di interesse, allevatori in primis. Sono, pertanto, l’espressione di una volontà collettiva che concordemente ha individuato la forma più consona in cui enunciare le regole per una armonica ed ottimale gestione del pascolo. I Regolamenti che ne scaturiranno sono un importante risultato da rappresentare in Europa, oltre che il giusto avvaloramento delle istanze degli amministrati”

“Il modello partecipativo seguito – ha continuato – potrà essere di esempio anche in situazioni analoghe, laddove l’Ente Parco intende operare nella massima trasparenza e previo coinvolgimento del maggior numero possibile di portatori d’interesse”.

 

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