Un piano elaborato con la collaborazione dei servizi veterinari regionali di Abruzzo, Lazio e Molise, i servizi veterinari delle Asl interessati e i comuni del Parco. Il lavoro ha interessato prima il versante laziale del Parco e a seguire quello molisano e abruzzese.
Nei 5 mesi di lavoro, la campagna ha coinvolto 27 Comuni: 24 del Parco e 3 della zona di protezione esterna, di cui 13 in Abruzzo, 8 nel Lazio e 6 in Molise.
Sono state raggiunte 342 aziende e trattati 1.103 cani. Di questi, 769 sono stati microchippati e registrati all’anagrafe canina; 1054 sono stati vaccinati; 46 sono stati sterilizzati; 10 ricoverati al canile.
Un lavoro, spiega il presidente del Pnalm, Antonio Carrara, “per riportare sotto controllo un fenomeno dalle enormi dimensioni”.