“Assolutamente falso” replica seccamente il primo cittadino del capoluogo abruzzese colpito dalla tragedia del sisma, che il 6 aprile 2009 è costato la vita a 309 persone. “Domenica 5 aprile” racconta Cialente “parlai più volte con Giuliani, soprattutto dopo la scossa delle 10.50, e lui mi tranquillizzò, affermando che, seppure si fosse verificato un evento sismico nelle ore successive, non avrebbe superato la magnitudo 2 o al massimo 3. Durante la notte tra il 5 e il 6 sentii ripetutamente, l’ultima volta intorno alle 2, anche il questore riguardo al problema della chiusura delle scuole. Quella sera, e i miei vicini lo possono testimoniare, io dormii in casa, con la mia famiglia. Il mio vecchio camper cominciò, purtroppo, ad essere il mio ricovero solo dopo la notte del 6 aprile, quando, per mesi, è stato il mio tetto per la notte”.