Sulmona. Sono state inaugurate questa mattina le 3 nuove sale operatorie dell’ospedale di Sulmona. Erano presenti, tra gli altri, il presidente della regione Luciano D’Alfonso, l’assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci, il manager della Asl, Rinaldo Tordera (affiancato dal direttore sanitario Teresa Colizza) e il sindaco di Sulmona Annamaria Casini.
Scheda del nuovo blocco chirurgico. Le 3 nuove sale operatorie dell’ospedale di Sulmona sono ubicate in posizione equidistante tra i fabbricati esistenti e quelli attualmente in costruzione che riguardano il nuovo ospedale a struttura modulare.
Una sala in più rispetto al piano iniziale. Il progetto originario prevedeva la costruzione di 2 sale operatorie ma successivamente, con una perizia di variante, ne è stata realizzata una terza, in modo da soddisfare al meglio le necessità legate all’attività chirurgica. Durata dei lavori, riconsegna ed entrata in funzione. I lavori per la realizzazione delle 3 sale operatorie, iniziati nell’ottobre del 2014, si sono conclusi nell’aprile scorso; al termine del successivo iter amministrativo, ad agosto, è stato effettuato il collaudo a cui è seguita, ai primi di settembre, l’effettiva entrata in funzione del blocco operatorio. Superficie e costi. Le 3 sale, due per l’attività ordinaria e una terza per interventi d’urgenza, complessivamente occupano una superficie di 540 metri quadrati e sono costate circa 3 milioni e 500.000 euro. Due dei 3 ambienti operatori sono schermati, cioè dotati di una particolare protezione per consentire di compiere esami di diagnostica d’immagine senza uscire dal blocco operatorio e andare in Radiologia. Sala di preparazione e recovery room. Il nuovo quartiere operatorio è dotato di una sala di preparazione all’intervento chirurgico e di una recovery room, vale a dire una sala risveglio dove il paziente, dopo l’operazione, riprende lentamente coscienza e recupera le funzioni vitali. Area sterilizzazione di strumenti chirurgici. Al blocco operatorio va aggiunta un’area di 200 mq, dedicata alla sterilizzazione di strumenti chirurgici e di altro materiale. Impianti di sicurezza. Il ‘quartiere’ chirurgico è dotato di un impianto che assicura il monitoraggio di parametri microclimatici, gas anestetici e polveri sottili, garantendo le massime condizioni di sterilità e sicurezza durante gli interventi chirurgici. Progettazione e direzione dei lavori sono state affidate, curate e gestite per intero dall’ufficio tecnico della Asl 1 Abruzzo.
“Si tratta”, ha detto il governatore D’Alfonso all’atto della cerimonia d’inaugurazione svoltasi questa mattina a Sulmona, “di sale operatorie all’insegna dell’innovazione e della qualità che sono state realizzate in un tempo contenuto, circa 23 mesi. Vi sono le condizioni per potenziare l’attività perché maggiore è la sicurezza laddove si opera con un alto numero di casi e vi è un ampio bacino di utenti. Come Regione, con questo investimento su Sulmona, abbiamo messo risorse finanziarie; ora spetta ai medici esprimere tutta la loro professionalità per utilizzare al meglio le nuove sale operatorie”.
L’assessore Paolucci ha tenuto a precisare alcuni punti cruciali. “La programmazione sull’ospedale di Sulmona”, ha detto, “è definita ed è tutta in positivo. Il presidio è stato inserito per la prima volta nella rete di emergenza-urgenza ed è il primo, tra i nuovi ospedali da costruire in Abruzzo, in cui sono iniziati i lavori per la realizzazione del nuovo presidio; inoltre, ha avuto un incremento dei posti letto, portati da 146 a 160. Ora occorrerà reclutare i migliori giocatori, vale a dire medici e personale qualificato, per attuare quanto programmato e valorizzare al meglio la tecnologia messa a disposizione”.
Il manager della Asl, Tordera, ha parlato dei tempi di costruzione del nuovo ospedale. “La realizzazione procede secondo previsioni e presumibilmente, entro l’autunno del 2017, contiamo di concludere il primo lotto. Per rilanciare l’attività dell’ospedale”, ha concluso Tordera, “ci auguriamo di poter acquisire ulteriori, qualificate professionalità mediche in modo da potenziare l’attività chirurgica”