Ricostruzione L’Aquila, la mobilitazione del ‘Popolo Viola’

terremL’Aquila. Una mobilitazione pacifica per commemorare e promuovere le iniziative a livello locale e nazionale, puntano i riflettori sulla Proposta di Legge Popolare per la Solidarietà Nazionale. E’ l’iniziativa promossa dal Comitato per la Ricostruzione de L’Aquila e i suoi Borghi che, sabato 2 aprile alle ore 14 nei pressi della Fontana Luminosa, chiama a raccolta cittadini, comitati e associazioni, a due anni dal devastante terremoto che ha sconvolto la terra abruzzese.

Una giornata importante, che rappresenterà una sorta di preludio di una settimana molto intensa per l’intera cittadinanza aquilana.

Il 5 e 6 aprile, infatti, si svolgeranno le commemorazioni per le 309 vittime del terremoto, mentre l’8 aprile si terrà la prima udienza del Processo a carico della Commissione Grandi Rischi per la sottovalutazione dell’Allerta Sismico nei giorni precedenti la tragedia del 2009.

“Il Comitato” si legge nella nota “auspica che Governo e Parlamento commemorino le vittime e solidarizzino con i sopravvissuti nell’unico modo consono al loro ruolo; superando la propria inerzia angosciante e lavorando dentro i Palazzi di Governo Nazionale, Regionale e Comunale per promuovere e calendarizzare tutte le iniziative promosse dai Cittadini e dai Comitati, evitando strumentalizzazioni e presenziando nei luoghi dove richiesto dalla Giustizia Italiana”. Lo stesso Comitato, inoltre, “auspica che il Governo Nazionale Italiano riveda la destinazione dei fondi destinati ad opere infrastrutturali faraoniche quanto non urgenti come T.A.V. e Ponte sullo Stretto di Messina per re-indirizzarli verso la Ricostruzione de L’Aquila e dei Borghi recuperandone il senso sociale, storico e artistico alla radice della collettività e rispettandone il magnifico territorio circostante e che il Governo Regionale Abruzzese receda dal voto favorevole per la costruzione di Centrali Nucleari nel proprio territorio a fronte di quanto sta accadendo in Giappone in termini di terremoto e fughe radioattive, oltre a recedere dalla costruzione del gasdotto sud-nord lungo la fragile e irrequieta Dorsale Appenninica Abruzzese”. I promotori chiedono che il Comune de L’Aquila “si attivi in modo concreto per la Ricostruzione evitando le malinconiche dimissioni del sindaco e l’occupazione del Municipio per evidente isolamento politico dimenticando sempre che si è eletti pro tempore dalla cittadinanza alla quale bisogna rendere servizio”. E, infine, chiede, anzi “esige che i cittadini aquilani, i cittadini dei Borghi, i cittadini Italiani vengano trattati come componente attiva di civismo e partecipazione

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