Cessato l’allarme maltempo nella Marsica si tirano le somme dei danni, ingenti soprattutto nel settore agricolo. Numerose le segnalazioni da parte degli imprenditori agricoli che hanno visto sfumare mesi di duro lavoro a causa degli allagamenti. Acqua e fango hanno invaso non solo abitazioni e strade, ma anche ettari di campagne compromettendo inevitabilmente i raccolti: interi campi di carote rimasti sott’acqua sono andati distrutti, stessa sorte e’ toccata al grano e a qualche campo di patate che non era ancora stato raccolto. Sui danni provocati dall’ondata di maltempo abbattutasi nel comprensorio fucense in questi giorni si registra così l’intervento della Coldiretti L’Aquila che chiede alle autorità politiche provinciali e regionali interventi immediati a favore delle aziende agricole danneggiate.
“A seguito delle abbondanti e persistenti precipitazioni di questi giorni e della liquefazione della neve nel circondario fucense l’altezza dell’acqua ha raggiunto un livello che supera di quasi un metro il limite massimo – ha dichiarato il presidente della Coldiretti L’Aquila, Salvatore Di Benedetto – provocando l’allagamento dell’80% del territorio fucense e, di conseguenza, danni ingenti alle colture in atto, chiediamo pertanto che sia riconosciuto lo stato di calamita’ naturale”.
Il valore dei danni è ancora in fase di quantificazione, ma per Coldiretti sono ormai chiari i segni che queste piogge stanno lasciando facendo presagire un’annata ancor più difficile per un’agricoltura che, pur svolgendo un ruolo di difesa e mantenimento del territorio, vive uno stato di sempre più penalizzante difficoltà.
La confederazione provinciale degli agricoltori auspica pertanto che siano messe in atto al più presto tutte le misure necessarie affinché sia garantito il giusto sostegno a un comparto già fortemente segnato dalla sfavorevole congiuntura economica. Con l’obiettivo di fare il punto della situazione, oltre alle già inoltrate segnalazioni formali, la Coldiretti L’Aquila, ha organizzato per lunedì pomeriggio un incontro con i rappresentanti delle istituzioni locali.