Del diametro di 64, 50 e 37 centimetri, le campane furono realizzate dalla Fonderia marchigiana Comm. Giuseppe Pasqualini e Figli di Fermo, su commissione dell’Arciconfraternita di Santa Maria del Suffragio per le vittime dei terremoti: la più grande nel 1837 e le due più piccole nel 1931.
Intanto, si avviano a conclusione i lavori di consolidamento sismico e restauro della chiesa, cominciati nel 2014 e finanziati grazie all’accordo italo-francese e realizzati dall’ATI Italiana Costruzioni e Fratelli Navarra.
Un primo segnale importante si avrà a fine settembre quando sarà smontato il ponteggio che per due anni ha celato la Chiesaalla vista di aquilani e turisti e sarà possibile rivedere la caratteristica facciata concava, della chiesa settecentesca restaurata.