L’Aquila. Finalmente si mette la parola “fine” alle tante polemiche relative alla caparre versate dagli studenti del campus di Pizzoli, a L’Aquila, sequestrato l’ottobre scorso dalla Guardia Forestale, per presunte violazioni ai vincoli ambientali e paesaggistici. A partire dal prossimo lunedì, le somme saranno restituite. E l’Udu canta vittoria.
Si partirà con la restituzione delle caparre versate da coloro che dovevano entrare ad ottobre e così via a seguire.
Nei giorni scorsi, l’Unione degli Universitari de L’Aquila aveva minacciato di presentare un esposto in Procura se ciò non fosse avvenuto.
Secondo l’Udu, circa 260 studenti avevano versato 570 euro ciascuno per un alloggio di cui non hanno mai usufruito.
La reazione dell’Udu de L’Aquila. “E’ da ottobre che ci sentiamo dire che i soldi saranno restituiti, il problema è che non si passa dalle parole ai fatti, attendiamo gli assegni intestati agli studenti entro 5 giorni, diversamente saremo costretti a denunciare il tutto ai competenti organi; ogni volta c’è una scusa e gli studenti ricevono parole e parole, ma non i loro soldi; lo possono confermare tutti i nostri ricorrenti che li chiamano e scrivono lettere ed e-mail, ma sempre senza esito”. Puntualizza il legale dell’Udu, Avvocato Michele Bonetti: “Ad oggi al mio studio non è ancora arrivato nulla. Ho chiesto al loro responsabile di inviare gli assegni intestati ai ragazzi e ho formalmente inoltrato la lista di decine e decine di studenti da rimborsare; se non verrà corrisposto immediatamente quanto dovuto, depositerò tutti gli atti giudiziari con ingenti richieste di risarcimento danni. Le irregolarità urbanistiche e penali che sono state denunciate circa la costruzione del Campus sono gravissime; ci costituiremo parte civile nell’eventuale procedimento penale in rappresentanza degli studenti”.