L’Aquila, Campus di Pizzoli: l’Udu presenta esposto in Procura

campus_laquilaL’Aquila. I responsabili del Campus Pizzoli de L’Aquila, che da mesi indebitamente trattengono le caparre di oltre 260 studenti, saranno denunciato. Lo ha annunciato questa mattina l’Udu L’Aquila, rappresentata dall’avvocato Michele Bonetti. “Stiamo parlando di circa 260 studenti che hanno versato 570 euro ciascuno per un alloggio di cui non hanno usufruito” spiega il rappresentante dell’Udu Aquila Mauro Serafini. “Molti di loro hanno versato anche la prima mensilità”.

Il Campus, lo ricordiamo, era stato sequestrato lo scorso ottobre per presunte violazioni ai vincoli ambientali e paesaggistici. Una vicenda che ha portato all’iscrizione di undici persone nel registro degli indagati.

 

Oggi l’Udu annuncia, quindi, azioni legali finalizzate non solo alla restituzione delle somme versate dagli studenti, ma anche al rimborso dei danni patiti. “Molti dei ricorrenti per quel contratto e per irregolarità urbanistiche ed edilizie a loro non imputabili” aggiunge Serafini “hanno perso la borsa di studio o il CAS non potendo documentare una sistemazione abitativa”.

L’Udu chiede, quindi, al Comune dell’Aquila e all’Adsu di riconoscere i contratti sottoscritti presso il Campus di Pizzoli ai fini della conferma della borsa di studio e del contributo di autonoma sistemazione”
“Nonostante il tempo trascorso e la formale diffida inoltrata al Comune di Pizzoli, alla società intestataria del contratto e all’associazione a cui sono state consegnate le somme dagli studenti” conclude l’avvocato Bonetti “ancora oggi non è stato restituito nulla. Ho ricevuto formale incarico da parte dell’Unione degli Universitari di valutare l’opportunità di presentare un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica nei confronti dei soggetti che ancora oggi indebitamente trattengono somme per oltre centomila euro” . La diffida al Comune di Pizzoli, all’Associazione “Giulia Carnevale”e alla società Fer.Italia era stata notificata dal legale lo scorso mese di ottobre, per la mancata restituzione della caparra e per la richiesta di risarcimento danni patiti dagli studenti in questi mesi. La risposta, tuttavia, era giunta solo dal Comune, che si era dichiarato estraneo ai fatti, ma aveva nel contempo confermato di aver messo a disposizione i propri locali. Ancora oggi, nessuna risposta è giunta da parte della Fer. Italia e dell’Associazione Giulia Carnevale. L’esposto alla Procura sarà presentato nei prossimi giorni e nello stesso tempo inizierà un’azione collettiva per decine di studenti interessati, affinché vengano restituite le caparre e risarciti i danni subiti, compresi quelli morali.

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