L’Aquila, esondazioni Aterno, Coldiretti lancia l’allarme: ingenti perdite per i coltivatori

esondazione_aternoL’Aquila. Ingenti i danni provocati ai coltivatori dell’aquilano a seguito degli straripamenti dell’Aterno e dei suoi affluenti. A lanciare l’allarme è la Coldiretti L’Aquila che comunica come diversi siano stati i disagi segnalati dagli agricoltori a causa degli allagamenti: l’ondata di piena di martedì ha infatti causato non solo la perdita di capi ovini di alcuni allevatori locali, ma ha anche compromesso inevitabilmente parte del raccolto dei campi coltivati.

Le zone critiche, fa sapere la Coldiretti, sono state transennate dai vigili e dalla protezione civile, ma si tratta di una situazione di emergenza che non accenna a migliorare a causa delle piogge incessanti. Sebbene nella zona di Montereale ci siano dei miglioramenti poiché il fiume è tornato nella normalità, la zona di Roio presenta ancora aree allagate. Molti sono i coltivatori e gli allevatori impegnati in questi giorni a salvare il “salvabile” drenando le grandi quantità d’acqua che hanno occupato le stalle. “I danni al momento non sono ancora quantificabili perché occorre attendere che si calmino le piogge e venga drenata tutta l’acqua” spiega Raffaello Betti, direttore Coldiretti L’Aquila. “Come sostengono i tanti agricoltori che ci hanno segnalato i disagi, è necessario attendere ancora qualche giorno per verificare se i raccolti abbiano subito perdite o siano rimasti inalterati malgrado le esondazioni”. Ma non è tutto. “I nubifragi che in questi giorni hanno provocato e stanno provocando ingenti danni alle economie delle aziende agricole del territorio fucense e zona Piani Palentini, hanno compromesso la raccolta delle carote e la semina del grano e dell’aglio” spiega il presidente provinciale Coldiretti Salvatore Di Benedetto “oltre cinquecento ettari di coltivazioni di carote nel Fucino, con una produzione stimabile di circa 350mila quintali, sono rimasti sott’acqua mentre nella zona dei Piani Patentini, lo straripamento dei fiumi Rafia e Imele ha compromesso la semina dei cereali. Alcune strade numerate del territorio fucense sono state chiuse perché i canali, ormai pieni, cominciano a straripare. Con questa situazione ci adopereremo presso la Regione affinché solleciti l’A.G.E.A. ad anticipare tutti i pagamenti dovuti in favore delle aziende agricole già penalizzate dai ricavi avuti con la vendita degli ortaggi e dei cereali durante questa stagione. Chiediamo che gli enti preposti e le varie istituzioni, d’accordo con le organizzazioni sindacali agricole, affrontino in maniera concreta il tema irrigazione nella Piana del Fucino e dei Piani Patentini”. Nei prossimi giorni la Coldiretti L’Aquila convocherà un incontro per stabilire la portata dei danni ed eventualmente chiedere adeguate misure di sostegno a favore delle imprese agricole.

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