L’Aquila, 80milioni di euro per l’emergenza post sisma. Pezzopane: “Basta proclami”

gianni_chiodiL’Aquila. Il Commissario delegato per la Ricostruzione Gianni Chiodi ha trasferito la somma di 80,5 milioni di euro per il pagamento delle spese legate all’emergenza, come disposto dall’ultima Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri. Queste risorse saranno destinate, in particolare, a Comuni ed Enti che hanno sostenuto e rendicontato uscite per contributi di autonoma sistemazione, locazioni, rimozione situazioni di pericolo, personale ed altro.

Una parte di esse sarà, inoltre, utilizzata per il pagamento degli alberghi che hanno ospitato e che ospitano gli sfollati.

“Presto si aggiungerà un’altra cospicua quota derivante dal reintegro delle somme pagate in via di anticipazione con i fondi dell’emergenza” ha assicurato Chiodi. “Le risorse finanziarie ora disponibili ci consentiranno di pagare ogni obbligazione legata all’emergenza, in tempi celeri, considerato che l’ammontare complessivo delle stesse dovrebbe essere sufficiente a coprire tutte le spese che abbiamo sostenuto sino ad oggi e che sosterremo sino al 31 dicembre prossimo. Gli operatori economici saranno tutti soddisfatti nelle loro legittime aspettative. I Comuni avranno le somme necessarie per il saldo dei lavori di puntellamento e per le altre obbligazioni assunte, mentre gli albergatori saranno direttamente liquidati da me, tramite la Struttura per la gestione dell’emergenza”.

Intanto, continuano a far discutere le dichiarazioni rilasciate dal presidente Gianni Chiodi nei giorni scorsi nel corso della conferenza stampa tenuta a Palazzo Chigi a Roma. Le polemiche sono legate, in particolare, ai dati relativi al numero degli sfollati.

Sull’argomento è tornata oggi Stefania Pezzopane, assessore alle Politiche sociali e all’Assistenza della popolazione del Comune dell’Aquila. “Non è con l’illusionismo dei dati camuffati che cambia la situazione del grave disagio che continuano a vivere i 55.326 terremotati del cratere, di cui quasi 48mila solo all’Aquila. La scandalosa rielaborazione dei dati dell’assistenza alla popolazione, censurata dall’opinione pubblica a tutti i livelli, lascia di stucco. Se qualcuno lo facesse al di fuori dei territori colpiti dal devastante sisma di un anno fa sarebbe grave; se è il Commissario per la Ricostruzione, nonché presidente della Regione Abruzzo, a comportarsi così, questo modo di procedere è assolutamente inaccettabile”.

Secondo la Pezzopane ”il tentativo di sminuire la portata della popolazione rimasta senza casa assomiglia a un gesto di crudeltà. Ho letto attentamente gli ultimi due report della popolazione assistita, quello del 5 ottobre e quello di ieri. Ci vuole una bella faccia tosta a cancellare con qualche tasto del computer e qualche risibile giro di parole la bellezza di 52 mila assistiti nell’intero cratere. A meno che, per sottostare o compiacere alle idee di qualcuno, il Commissario non abbia voluto procedere a dividere i terremotati di serie A da quelli di serie B. Chi vive nelle caserme e negli alberghi è un assistito, chi ha un alloggio del progetto Case, un contratto di affitto concordato o si trova in autonoma sistemazione è invece a posto. Se questo è uno scherzo, è di pessimo gusto. Non è corretto confondere la gente facendo dei giochi di prestigio con i dati. Se gli assistiti sono appena 3mila, che senso ha avuto nominare un vice Commissario per l’emergenza, che percepisce uno stipendio annuo pari al contributo per la ricostruzione di una casa indipendente di media proporzione?”.

Per l’assessore ”i problemi vanno affrontati e risolti; al contrario, sarebbe un po’ come mettere la polvere sotto il tappeto. Non è più il tempo di proclami come quello odierno del Commissario Chiodi, che ha annunciato l’erogazione di oltre 80 milioni di euro ai Comuni per il contributo di autonoma sistemazione, per le imprese che operano nella messa in sicurezza degli edifici, per gli alberghi e quant’altro. A chi vanno questi soldi? Solo il Comune dell’Aquila, per il contributo di autonoma sistemazione, avanza 60 milioni di euro. Ma gli interrogativi sono tanti. Quando avremo i soldi per i traslochi, per il completamento dei pagamenti degli indennizzi per le attività produttive, per i beni dei privati danneggiati dal sisma? Quando arriveranno i 122 appartamenti del Fondo immobiliare che tanta gente attende con ansia? Piuttosto che fare i giochi delle tre carte si risponda con serietà e argomenti concreti a tali domande”.

 

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