L’Aquila. Ha negato di aver ricevuto compensi o promesse di pagamenti per le informazioni che avrebbe passato all’indagato sul’inchiesta avviata verso la società telefonica. Emilio Romano, il funzionario di polizia aquilano, arrestato lo scorso 2 ottobre su ordinanza del Giudice per le indagini preliminari di Roma per violazione del segreto d’ufficio e corruzione, è stato interrogato oggi nella sala del Gip del Tribunale dell’Aquila (su rogatoria dei magistrati di Roma).
Secondo la ricostruzione dei finanzieri del Nucleo di polizia valutaria di Roma, l’uomo raccoglieva e passava informazioni riservate a due manager della società di telecomunicazioni Agile-Eutelia in cambio di circa duemila euro al mese.
Nel corso dell’interrogatorio, Romano ha risposto a tutte le domande formulate dai magistrati a cominciare dalla conoscenza di uno degli imprenditori della società telefonica, arrestato con l’accusa di bancarotta fraudolenta. Romano ha spiegato di aver conosciuto l’indagato in una cena quando lui lavorava al Quirinale e di aver mantenuto nel tempo i contatti.
L’uomo ha parlato anche della sua ambizione a diventare responsabile dell’aeroporto dei Parchi di Preturo. A questo proposito il legale Attilio Cecchini ha ribadito che lo stesso aveva frequentato un corso presso l’Ente nazionale dell’aviazione civile (Enac) e ottenuto dalla società che gestisce lo scalo aquilano un regolare contratto.
Nei prossimi giorni Cecchini presenterà istanza di revoca della misura cautelare.