Una delegazione di funzionari del Ministero tunisino dell’Agricoltura e delle Acque, guidata dal Coordinatore regionale del progetto Pietro Antonio Pecilli e dal funzionario dell’Arpa Sicilia Antonio Granata, è attualmente in visita al Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, scelto come partner locale del progetto Wall, acronimo di “Water and Land Legacy”.
Il progetto è parte del Rismed, “Programma di sostegno alla cooperazione regionale nei paesi del Mediterraneo“, che si avvale del patrocinio dei Ministeri italiani degli Affari Esteri e dello Sviluppo Economico e dei Ministeri tunisini dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale e vede come capofila la Regione Siciliana e come partner le Regioni Abruzzo, Campania, Calabria e Basilicata.
Obiettivo del progetto è la lotta alla desertificazione, causata dalle variazioni climatiche e dall’abbandono delle attività agricole tradizionali, in special modo nelle aree montane, e l’individuazione di strategie atte a contrastare il degrado del territorio, attraverso un uso sostenibile delle falde acquifere, il coinvolgimento degli attori locali nel miglior utilizzo delle risorse idriche e del suolo, e l’attivazione di azioni conservative di restauro e di riqualificazione del paesaggio agrario.
Nel Parco del Gran Sasso e Monti della Laga l’équipe italo–tunisina è al lavoro per individuare un’area d’intervento pilota, in cui mettere a frutto la particolare competenza dei Tunisini nel restauro di muretti a secco e di terrazzamenti. La ricerca sarà effettuata all’interno del distretto “Terre della Baronia”, nel versante meridionale del Gran Sasso, territorio in cui si sono conservate forme tradizionali di agricoltura di montagna, tramite tecniche di spietramento del terreno e differenziati ed antichi sistemi di sfruttamento della risorsa idrica.