La difesa aveva, infatti, chiesto il trasferimento dei processi da L’Aquila a Campobasso. Soddisfatta per la decisione della Cassazione, Antonietta Centofanti, portavoce del comitato dei familiari delle vittime dei crolli alla casa dello studente. “È quello che volevamo” ha detto.
Rassegnato ma sereno Massimo Carosi, legale di Botta. “Prendiamo atto che la Corte non ha condiviso la nostra posizione, ma speriamo che quest’istanza, segno di una nostra convinzione ben radicata, serva a rafforzare l’equilibrio che la Corte ritiene sussistere nei giudici aquilani”.
Il prossimo 23 ottobre, intanto, sarà conferito ufficialmente l’incarico al super perito Maria Gabriella Mulas, che prenderà visione dei quesiti posti dalle difese che dovrà chiarire con le sue analisi.