L’Aquila. Gli Agenti del Nucleo provinciale di Guardie Zoofile Volontarie della Sede locale di Lega del Cane hanno
effettuato, nella giornata di ieri, un sopralluogo ispezione presso il Circo Orfei, attendato a L’Aquila in
queste settimane.
Come di consueto, i volontari si sono sincerati delle condizioni di detenzione degli animali e della
documentazione a corredo degli stessi; Lega del Cane, infatti, ha particolarmente a cuore la questione ed è
da sempre totalmente contraria all’utilizzo di animali in qualsiasi tipo di spettacolo.
Ogni qual volta un circo è presente nelle nostre zone l’Associazione si premura di effettuare un sopralluogo
e successivamente scrive al Sindaco della città, invitandolo ad emettere un’Ordinanza ad hoc che ponga
delle restrizioni – basate sul regolamento CITES del 2006 – le quali, oltre a indicare dei requisiti minimi per le
detenzione degli animali (misure dei recinti, ecc.), indica anche di evitare del tutto la detenzione delle
seguenti specie: primati, delfini, lupi, orsi, grandi felini, foche, elefanti, rinoceronti, ippopotami, giraffe,
rapaci.
Inoltre, i volantini dello spettacolo, distribuiti anche davanti alle scuole, contengono addirittura uno
“speciale bimbo” per incentivare le famiglie a partecipare: “Questa pratica è nel 2016 – come abbiamo più
volte ribadito anche nelle nostre lettere al Primo Cittadino – eticamente inaccettabile” – spiega Ilaria Sfarra,
Caponucleo delle Guardie Zoofile di Lega del Cane – “I più piccoli dovrebbero essere indirizzati verso
l’amore per tutte le creature e la natura che ci circondano e questo di certo non avviene accompagnandoli a
uno spettacolo dove animali fuori dal loro habitat vengono costretti con la coercizione a eseguire esercizi –
se non addirittura a mettersi in ridicolo ai limiti dell’umiliazione – totalmente al di fuori di quella che è la
loro natura”.
Lega del Cane provvederà a scrivere anche al Provveditorato agli Studi e ai Circoli Scolastici territoriali per
invitarli a organizzare incontri con esperti in materia al fine di avvicinare gli studenti agli animali,
disincentivando la partecipazione a spettacoli come i circhi.
“I circensi potrebbero esprimere la propria arte attraverso spettacoli di acrobati e clowneria e non con lo sfruttamento degli animali che rendono queste esibizioni tristi, obsolete, umilianti e sicuramente poco edificanti” conclude Sfarra.