Contributi regionali nel settore agricolo, per circa 300mila euro, erogati ad aziende che, dopo un controllo, hanno mostrato diverse anomalie. La Guardia di Finanza di Avezzano ha riscontrato sanzioni amministrative per circa 250mila euro, oltre alla denuncia di 117 persone per i reati di falsità ideologica in atto pubblico commessa da privato e di truffa aggravata per il conseguimento di fondi pubblici.
Si è conclusa, nei giorni scorsi l’attività investigativa, avviata nell’ottobre del 2013, volta a reprimere varie tipologie di frode alle contribuzioni pubbliche nel settore agricolo, nata su specifici input informativi forniti dal Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie della Guardia di Finanza, emersi a seguito di una capillare analisi del settore. In particolare, sono state analizzate 142 richieste, da parte di altrettante attività operanti nella Piana del Fucino, a due centri di assistenza agricoltori che gestiscono le istruttorie di accesso ai contributi.
Dall’analisi dei dati, infatti, è emerso che i soggetti richiedenti erano o deceduti da tempo, e comunque prima della data di presentazione della richiesta, o risultavano affittuari di particelle intestate a persone decedute prima della stipula di contratti di affitto oppure da persone che attestavano di essere locatari di particelle di proprietà pubblica senza avere i contratti. Per questo motivo, oltre ai responsabili delle aziende, sono finiti nei guai anche i due titolari rdei centri di assistenza.
Il servizio è stato svolto sotto la direzione ed il coordinamento del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Avezzano, Maurizio Maria Cerrato.