L’Aquila. Si è svolto questa mattina, nella sede della Regione Abruzzo a L’Aquila, un incontro tra i sindaci dei Comuni del cratere ed il Commissario delegato Gianni Chiodi, nel corso del quale il coordinatore della Struttura Tecnica di Missione, Gaetano Fontana, ha presentato le Linee di indirizzo strategico per la ripianificazione territoriale.
Entro la fine del mese dovranno pervenire le ulteriori osservazioni da parte dei sindaci, dopodiché il documento diventerà un vero e proprio atto normativo e sarà la base da cui partire per gli atti di ricostruzione dei centri storici dei comuni.
Nel documento, le cinque linee di indirizzo strategico da seguire riguardano il concetto di città-territorio, fortemente voluto dalle istituzioni locali; l’economia dello spazio, ossia il territorio visto come principale risorsa; la coerenza tra localizzazione e trasporti per una mobilità sostenibile; l’attenzione ai rischi ambientali presenti e la polifunzionalità degli spazi urbani.
Il modello della ricostruzione dell’Aquila e dei centri storici dei Comuni del cratere si basa su una visione complessiva di un corpo unico, in cui considerare le questioni di ingegneria sismica e sicurezza, senza dimenticare l’aspetto urbanistico e quello della tecnologia dell’abitare.
Le linee sono consultabili sul sito del Commissario delegato per la Ricostruzione e saranno a disposizione dei sindaci del cratere per circa un mese, il tempo necessario per formulare osservazioni e suggerimenti migliorativi.
”Oggi è un giorno molto importante” ha detto Chiodi “perché finalmente presentiamo uno strumento propedeutico alla ricostruzione vera e propria”.
Fontana ha spiegato che i termini per la presentazione degli atti di riperimetrazione dei centri storici scadevano a maggio, ma sono stati prorogati per consentire una ”collegialità” del processo.
Al momento sono 45, su un totale di 56, i sindaci che hanno presentato i progetti. ”Di qui a un mese” ha detto Fontana “riscriveremo un documento, se occorre completamente nuovo, che non sarà più un semplice prodotto cartaceo ma un atto formale del Commissario delegato per la ricostruzione”.
Fontana ha sottolineato poi che ”oggi si chiude una fase decisiva” ed ha auspicato che ”L’Aquila diventi un modello in cui ingegneria sismica, studi urbanistici e vivibilità si fondano insieme”.
A settembre, dunque, partirà la fase della ricostruzione vera e propria. Ma con quali strumenti? Fontana ha accennato in proposito al primo accreditamento fondi da parte del Cipe, pari a 170 milioni di euro, ai quali si aggiungono altri 714 milioni a firma del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, in virtù dell’interim allo Sviluppo economico.