Appalti ricostruzione, Chiodi: “vigiliamo sulle infiltrazioni mafiose”

chiodi_gianniNon si può escludere a priori la presenza di infiltrazioni mafiose nei processi di ricostruzione dell’Aquila; di certo, i casi venuti alla luce sono stati repressi. Abbiamo tutti gli strumenti necessari ed efficaci per garantire trasparenza e legalità nelle procedure d’appalto”.

Risponde così Gianni Chiodi al consigliere regionale Cesare D’Alessandro (IdV) che questa mattina ha presentato in Consiglio regionale un’interpellanza avente ad oggetto proprio il rischio infiltrazioni nel dopo sisma.

L’interpellanza era già stata disposta nel gennaio scorso, dopo le dichiarazioni del magistrato antimafia Olga Capasso (”non ci sono solo i Casalesi, ma anche la mafia e la ‘ndrangheta all’Aquila”; ”abbiamo registrato tantissimi tentativi di ottenere appalti e reperire prestanome”) e del passaggio di consegna tra Guido Bertolaso e Gianni Chiodi a Commissario per la Ricostruzione.

Oggi, a distanza di sei mesi, D’Alessandro ha riproposto il quesito.

Elencando gli ”strumenti” di contrasto alle infiltrazioni, Chiodi ha citato l’Operazione fiducia messa in atto dalla Prefettura dell’Aquila d’intesa con la Regione Abruzzo, Provincia e Comune dell’Aquila e tutti i sindaci del cratere. Ed ha citato anche la sezione apposita istituita dal Ministero dell’Interno per controlli congiunti con le altre forze di polizia.

”Tante strutture di vigilanza” ha aggiunto Chiodi “che interloquiscono tra loro dietro la supervisione della Prefettura dell’Aquila. Abbiamo il miglior sistema organizzativo che si sia mai visto”.

D’Alessandro, dal canto suo, si è detto insoddisfatto della replica del governatore: “si tratta di cose di già note”.

 

 

 

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