L’Aquila. E’ una città ancora profondamente ferita quella che si presenta agli occhi di Pierferdinando Casini, in visita oggi nel capoluogo abruzzese. Il leader dell’Udc ha incontrato il sindaco Massimo Cialente, l’arcivescovo Mons. Giuseppe Molinari ed il vescovo ausiliario Mons. Giuseppe D’Ercole.
Tra i temi affrontati, la ricostruzione, le tasse, le risorse economiche, ma anche rinascita del tessuto sociale, sui quali Casini ha assicurato il massimo impegno, suo e del partito.
”Le mobilitazioni sono importanti” ha detto in riferimento alla manifestazione in programma all’Aquila il 16 giugno “e sulle tasse è bene che ci sia un’esenzione forte su questa città. A me in questo momento non interessa nessuna operazione di sciacallaggio politico. So che serve molta solidarietà e devo dire che il presidente del Consiglio di questo Paese è il primo ad aver bisogno di solidarietà, perché una disgrazia del genere, che è capitata sotto il suo mandato, non la si augura a nessuno. Neanche al peggiore avversario. La mia è una visita che guarda al futuro. Lasciamo da parte le polemiche”.
Casini ha riconosciuto “il grande impegno nella fase dell’emergenza post sisma”. Ma il lavoro più importante viene adesso. Quella che ho visitato col sindaco Cialente è una città ancora addormentata e ferita e gli amministratori locali rischiano di non farcela se non avranno la solidarietà di tutto il popolo italiano, maggioranza e opposizione, dal Presidente del Consiglio all’ultimo parlamentare. Metodi, forme, risorse, capitoli di spesa fanno parte di un discorso da affrontare in un secondo tempo. Oggi c’è bisogno di risvegliare l’attenzione, in un momento in cui tutti pensiamo di essere in pace con la nostra coscienza perché abbiamo fatto il nostro dovere. L’Aquila transennata e morta ci dice che non è così”.