Roccaraso, blitz dei Nas. La preside dell’Alberghiero precisa: “Manca un adempimento burocratico”

Non ci sta a far scadere l’immagine e la professionalità dell’Istituto Alberghiero di Roccaraso, la dirigente scolastica Maria Paola De Angelis che, all’indomani della notizia diffusa dai media su un presunto blitz effettuato dai Nas e dalla Asl nella sua scuola (https://abruzzo.cityrumors.it/notizie-laquila/cronaca-laquila/171577-bltiz-dei-nas-allalberghiero-di-roccaraso-chiusi-5-laboratori-uno-cucinava-per-asilo-di-rivisondoli.html), vuole fare alcune precisazioni.

“I laboratori oggetto delle verifiche in corso”, scrive infatti in una nota, “sono stati realizzati ben 40 anni orsono, e da tale data sono costantemente monitorati dalle autorità competenti, che mai, hanno sollevato rilievi. Si tratta di laboratori utilizzati per esclusiva finalità didattica, senza alcuna connessione con attività commerciali, cui si riferisce la violazione della normativa contestata nei rilievi”.

Per la preside, infatti, la norma, di non facile lettura, avrebbe assimilato i laboratori alle attività commerciali, che ne richiedono, dunque, la richiedendone la “registrazione”.

“Tale adempimento burocratico”, continua la dirigente, “non era mai stato richiesto nel corso degli anni, da alcuna delle Autorità che hanno relazioni costanti con l’Istituto”, assicurando, quindi, una immediata regolarizzazione in tal senso.Inoltre la De Angelis ha sottolineato come tutti i locali della scuola, e dunque anche i laboratori, erano stati ristrutturati dopo il sisma del 2009.

E, riguardo all’asilo di Rivisondoli per i quali l’Alberghiero provvede temporaneamente alla preparazione dei pasti per la mensa, ha dato rassicurazioni, spiegando che “tali pasti vengono preparati nella cucina del Convitto e non nei laboratori della scuola”, struttura, questa, che ha tutte le necessarie autorizzazioni.

“Le notizie inesatte, di cui non si conosce la fonte”, conclude la preside, “non possono che determinare incertezza e un danno complessivo al territorio, che da sempre invece vede una solidarietà tra i comuni e le scuole dell’Istituto Omnicomprensivo, collaborazione che è fondamentale mantenere e che ha già consentito il mantenimento della struttura amministrativa comune e un vantaggio per tutte le collettività, che possono vantare, con minimi spostamenti, un servizio in territori di montagna sempre più soggetti a chiusure delle realtà scolastiche.

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