Sulmona. Saranno i detenuti del carcere di Sulmona ad incontrare il Papa in una delle tappe che Benedetto XVI percorrerà nel corso della sua visita nella città peligna il 4 luglio prossimo, in occasione dell’anno giubilare celestiniano. E’ quanto emerge dal programma diffuso nei giorni scorsi e che prevede l’arrivo del Santo Padre in elicottero per le 9,30 e la sua partecipazione alla SS Messa, alla quale farà seguito l’Angelus. Ma è nel pomeriggio che avverrà l’incontro, presso i locali della curia vescovile, con una delegazione di detenuti del supercarcere peligno, tristemente noto come “il carcere dei suicidi”. Entrato in funzione all’inizio degli anni novanta, negli ultimi 10 anni ci sono stati tredici morti, di cui 11 suicidi. Molti di questi sospetti e che hanno coinvolto persone piuttosto conosciute: è il caso dell’allora sindaco di Roccaraso Camillo Valentini e ancora della stessa direttrice del carcere Armida Miserere, nel 2003. Un carcere che ha fatto molto parlare di sé anche per le condizioni nelle quali i detenuti sono costretti: il sovraffollamento è il problema più serio, soprattutto perché in celle di 9 metri quadrati arrivano ad essere recluse tre persone, per venti ore al giorno.
“Un grande atto di umanità”, lo ha definito il responsabile provinciale del Pd dipartimento diritti e garanzie, Giulio Petrilli. “Il carcere di Sulmona è un emblema della sofferenza e della difficoltà totale, gli undici suicidi negli ultimi anni, ne sono una testimonianza reale. La visita del Santo Padre rappresenterà un forte momento di attenzione per il rispetto della dignità umana anche per le persone recluse”.
Il vescovo di Sulmona-Valva, Angelo Spina ha stimato che il giorno dell’arrivo del Papa a Sulmona saranno presenti in città da un minimo di 30 mila a un massimo di 70 mila persone, di cui 10 mila, tramite pass gratuito rilasciato dalla Curia, potranno accedere a piazza Garibaldi. Le altre persone saranno dislocate lungo il percorso e in altri punti della città dove sarà possibile assistere alla giornata sulmonese del Papa su dei maxi schermi.
Eleonora Falci