L’Aquila, polemiche sui fondi della ricostruzione

laquila_bancaditaliaL’Aquila. “Una parte consistente dei fondi derivanti dalle donazioni pro-terremoto, 10 milioni e 768 mila euro, ma anche le risorse provenienti dal risarcimento assicurativo, quasi 7 milioni, non verrebbero destinate effettivamente alle politiche di ricostruzione e di rilancio sui territori compresi nel cratere”. E’ quanto ha dichiarato Cesare D’Alessandro, vice capogruppo del’Idv alla Regione, che ha denunciato come “La Giunta regionale, nella seduta del 17 maggio scorso abbia approvato il disegno di legge su Interventi normativi e finanziari per l’anno 2010, con cui si destinano le nuove entrate regionali provenienti dalle donazioni e dai rimborsi assicurativi dei danni subiti a causa del terremoto. I fondi del terremoto serviranno, tra le altre cose, a finanziare in via straordinaria un non meglio precisato progetto culturale del Comune di Chieti, vero e proprio omaggio al neo-eletto sindaco Di Primio, nonché una miriade di interventi straordinari per lo svolgimento di attività cinematografiche, musicali, sportive e più genericamente culturali. Nella sostanza – ha aggiunto D’Alessandro – le donazioni spontanee degli italiani vengono utilizzate per resuscitare un bilancio regionale ucciso dai tagli indiscriminati fatti dallo stesso Governo regionale”.
Pronta la risposta di Gianni Chiodi, mentre era a Roma per discutere con il Governo del prolungamento dell’esenzione dal pagamento delle tasse per i cittadini del cratere, in scadenza il 30 giugno.
“È un’ennesima castroneria” ha dichiarato il presidente della Regione. “Dopo quelle delle due centrali nucleari e della chiusura del centro nascita a Chieti non poteva mancare la terza castroneria – ha concluso Chiodi -. Continuino così”.

Eleonora Falci

 

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