L’Aquila. ‘Le scriventi OO.SS. – CGIL UIL e UGL – portano a conoscenza quanto avvenuto nella giornata di ieri presso la sede del consiglio comunale dell’Aquila per il famigerato passaggio di appalto “Progetto CASE e MAP”.
Da una parte vi erano i precari del comune e dall’altra oltre 30 lavoratori (ex Manutencoop ora appalto Guerrato e CSA) in attesa di sapere le sorti del proprio futuro’, si legge in una nota delle segreterie provinciali CGIL Filcams – UIL Trasporti – UGL Igiene Ambientale riguardo alla vicenda riguardante i ‘celeberrimi’ 30 precari del Comune dell’Aquila.
‘Infatti è doveroso ripercorrere brevemente alcuni passaggi.
In sede istituzionale, precisamente presso la Direzione Provinciale del Lavoro (DPL) dell’Aquila – in presenza del Segretario Generale Comunale – in apposita riunione è stato preso impegno formale da parte dell’Amministrazione stessa, di rivedere le parti sociali per trovare possibili soluzioni ad una chiara svista rappresentata dal capitolato d’appalto e condividendo un necessario aggiornamento, nella stessa sede, al 28 settembre scorso’, si evidenzia nella nota.
‘In tale data vi è stata completa “assenza ingiustificata” da parte del Comune al proseguo della concertazione, quest’ultima, ribadiamo, concordata e sottoscritta da tutti in DPL. A tal proposito le parti hanno rinviato alla data di ieri (08.10.2015) un incontro per la tutela e per la dignità dei lavoratori; purtroppo in tale data si è constatato la palese assenza di volontà ed interesse a trovare una soluzione per le sorti di oltre 30 lavoratori che da lunedì prossimo vedranno il loro salario, di per sè già part-time, ridotto ulteriormente del 50% con gravissime ripercussioni sul servizio, sulla qualità nonchè sulla vita sociale dei lavoratori. Il tutto per un bando capestro dai contenuti davvero singolari.
Annunciamo quindi la procedura di convocazione delle parti in sede Prefettizia ed attiveremo tutto quanto di nostra competenza per la tutela dei lavoratori non escludendo sin da ora, l’intervento di terzi per la valutazione di congruità delle procedure seguite dalla stazione appaltante‘, concludono i sindacati.