L’Aquila. Fino al 25 ottobre, con Re_Place “la città si illumina di nuovo”, il centro storico dell’Aquila diventa un Museo a cielo aperto accendendo le luci sulla ricostruzione.
Una giuria formata da Antonella Muzi, dipartimento educazione Museo Maxxi di Roma docente e educatore museale del Museo MAXXI di Roma, Gabi Scardi, curatrice e docente presso l’Università Cattolica di Milano e Marco Brandizzi, direttore dell’Accademia di Belle Arti de L’Aquila, ha selezionato le installazioni. Gli artisti, provenienti da tutta Italia e da generazioni differenti, sono Collettivo Illumin-AZIONE (composto da Stefania Cupillari, Federico Cecchi, Alice Orlando, Silvia Salvatore, Santo Sipione), Iolanda di Bonaventura, Stefano Divizia, Piotr Hanzelewicz, Simone Pappalardo con Gianni Trovalusci, Sara Ricciardi, Meri Trancredi, Enzo Umbaca.
Ad accendersi è il Castello Cinquecentesco, in via di restauro, che comunica la sua re-esistenza con una provocazione di Stefano Divizia, mentre Sara Ricciardi anima le finestre di Palazzo Ciavola Cortelli Porcinari restituito alla originale splendida architettura; i portici, luogo simbolo di ritrovo dei giovani, sono ripopolati da ombre e luci di Meri Tancredi; Iolanda Di Bonaventura restituisce i battiti della vita ad una strada strangolata dai cantieri; il collettivo Illumin-AZIONI grazie ad un sistema di sensori utilizza l’energia prodotta dall’entrata dei visitatori al Gran Sasso Science Institute per colorare di luci le finestre dell’edificio mentre le mura cittadine emanano bagliori da un sistema di lenti di Piotr Hanzelewicz.
Nel chiostro di Palazzo Fibbioni, nuova sede del Comune si colloca il lavoro luminoso di Simone Pappalardo che incontra i suoni di Gianni Trovalusci per un coinvolgimento di luce e musica; Enzo Umbaca, è stato invece protagonista di una performance nelle giornate inaugurali che partendo dalla Fontana Luminosa, ha reso protagonisti i cittadini che, come uno sciame di lucciole, illumineranno il buio.