L’Aquila. Erano impegnati in un’escursione sul monte Prena (2561 m s.l.m.), Gran Sasso, ma sono stati travolti da un torrente d’acqua che ha portato via una donna di quarantaquattro anni.
Protagonista di questa terribile vicenda è una famiglia di quattro persone, mamma papà e i due figli, un’adolescente di tredici anni e un bambino di nove.
Tutto è iniziato nel primo pomeriggio di oggi, quando un violento temporale ha sorpreso i malcapitati ai piedi della vetta del Prena. In breve tempo un enorme quantità di acqua si è accumulato in bacini temporanei, favoriti dalla presenza della neve che ha dato vita a vere e proprie dighe. Improvvisamente l’acqua si è riversata a valle, trasportando rocce e massi, e travolgendo la donna che non ha più avuto scampo.
La situazione estremamente pericolosa ha costretto il padre, inerme di fronte all’accaduto, a restare in quota con il bambino e a mandare la ragazza a valle in cerca di aiuto.
Giunta miracolosamente sulla strada asfaltata, la ragazza è stata accompagnata da un passante a Campo Imperatore e da lì è stato lanciato l’allarme al 118.
Una squadra del Soccorso Alpino, verricellata in quota dall’elicottero, ha provveduto a recuperare padre e figlio, bloccati da ore su un dirupo di 50 metri e ormai allo stremo delle forze per la caduta continua di massi.
I tre sventurati sono stati accompagnati all’ospedale San Salvatore dell’Aquila.
La donna morta era teramana, Natascia Salvi, 44 anni. Il dramma vissuto dalla famiglia teramana, era iniziato attorno alle 12, quando è stata travolta da un fiume di fango, pietre e ghiaia.
La donna è stata travolta, il marito, Vincenzo Leonzi, 55 anni, e i due figili (12 anni la figlia, 9 anni il più piccolo) sono riusciti a trovare degli appigli. Allarme dato solo nel tardo pomeriggio, dalla figlia più rande. mandata dal padre a chiedere soccorsi nella zona di Campo Imperatore.