L’Aquila. Il mantenimento di tutte le attuali funzioni svolte della polizia provinciale: a chiederlo è la Cisl, in vista della discussione in consiglio regionale, prevista per martedì prossimo, della Legge di riordino delle funzioni delle province.
‘Al momento’, spiegano Elvezio Sfarra, responsabile Cisl della provincia dell’Aquila, e Corrado Pace, Rsu polizia provinciale dell’Aquila, ‘non è chiaro quale sarà il futuro, né le funzioni della polizia provinciale, poiché nella bozza di legge non figura alcuna indicazione da parte della Regione’.
Un problema che riguarda circa 30 agenti in provincia dell’Aquila e una sessantina in Abruzzo, equamente distribuiti sul territorio. ‘Personale’, incalzano Sfarra e Pace, ‘che potrebbe confluire nelle future Aree vaste, che andranno a sostituire le attuali province, o entrare a far parte dell’organico regionale.
Se la Regione dovesse decidere di non mantenere le attuali funzioni di tutela dell’ambiente, caccia, pesca, tartufi e funghi il territorio abruzzese, in particolare quello della provincia dell’Aquila, resterà senza vigilanza. Esiste, infatti, la concreta possibilità che gli agenti di polizia provinciale vengano riassorbiti dal comuni all’interno del corpo di polizia municipale’. Un compito fondamentale, quello della tutela del territorio, spiega la Cisl: ‘Attualmente’, conclude Pace, ‘stiamo eseguendo gli abbattimenti dei cinghiali che provocano ingenti danni alle coltivazioni agricole’.