L’Aquila. La rimozione delle macerie ha regalato numerose piacevoli sorprese. Lo rende noto il vice Commissario per i Beni culturali Luciano Marchetti che, tra pareti sorrette da corridoi di legno e ferro, fa il punto sullo stato dei lavori nella chiesa di Santa Maria Paganica, in pieno centro storico.
Liberando l’edificio religioso dal materiale crollato, sono emerse un’antica cappella ed altri elementi che, secondo gli esperti, facevano parte della chiesa prima che il terremoto del 1703 la danneggiasse seriamente.
”La rimozione e lo smaltimento delle macerie” hanno spiegato gli studiosi Vincenzo Torrieri e Giuseppina Di Persia “stata portata avanti come se nella chiesa fosse in atto uno scavo archeologico e da questa certosina attività fatta su 7 metri di macerie è emerso materiale inedito che risale a prima del terremoto del 1703”.
Marchetti ha inoltre annunciato che i reperti recuperati nelle chiese di Santa Maria Paganica e delle Anime Sante e nella basilica di Collemaggio saranno oggetto di una mostra che coinvolgerà anche la Regione Abruzzo.