Pescasseroli. Il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, supportato dal Corpo Forestale dello Stato, si è lanciato in un’operazione straordinaria e, al tempo stesso, complessa: quella di svezzare e riabilitare un cucciolo di orso bruno marsicano abbandonato dalla madre, per fare in modo che torni in libertà.
‘L’orso è uno dei simboli del nostro Abruzzo oltre che un eccellente veicolo di promozione turistica – ha dichiarato, questa mattina a Pescara, in conferenza stampa – l’assessore ai Parchi, Donato Di Matteo. Come assessore di una Regione il cui territorio è protetto per circa il 40 per cento, – ha continuato – non posso che essere orgoglioso di questa iniziativa.
Mi preme, altresì, sottolineare, la qualità e la competenza di chi è ai vertici del Parco nazionale per la sensibilità mostrata in questa vicenda. Senza dimenticare il ruolo fondamentale – ha aggiunto – svolto dal Corpo Forestale dello Stato che da sempre è impegnato nella tutela della fauna e della flora dei territori montani e non solo’.
Il Parco, convinto del programma di riabilitazione e rimessa in libertà dell’orsetta Morena ha redatto un protocollo operativo acquisendo i pareri dei tecnici nazionali ed internazionali che hanno sperimentato con successo procedure di reintroduzione di orsi in natura.
‘Va peraltro considerata – ha concluso Di Matteo – la grande valenza di questa attività anche alla luce del fatto che la specie dell’orso bruno marsicano è a forte a rischio di estinzione e l’orsetta Morena, essendo una femmina, gioca un ruolo primario nell’ottica della riproduzione’.
All’incontro con la stampa hanno preso parte anche il presidente ed il direttore del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Antonio Carrara e Dario Febbbo, oltre al sindaco di Villavallelonga, il paese dove è stato trovato il piccolo plantigrado, ed al comandante regionale del Corpo Forestale dello Stato, Ciro Lungo.