Pratola Peligna. Un uomo di 34 anni, di Pratola Peligna, Stefano Simboli, è stato arrestato dai carabinieri per rapina e violenza sessuale nei confronti di un bambino di undici anni del posto. Simboli avrebbe ospitato il bambino, che vive nello stesso quartiere, a casa sua e lo avrebbe palpeggiato nelle parti intime mentre questi era intento a giocare e a guardare la televisione. Prima di lasciarlo andare l’uomo avrebbe trattenuto il telefonino del bambino e la sua giacca con la promessa di ridargliela il giorno dopo quando sarebbe tornato nuovamente da lui. Tornato a casa, il padre si è accorto che il figlio non aveva più il telefonino e la giacca. Dopo aver scoperto quello che era successo ha denunciato Stefano Simboli ai carabinieri. Il trentaquattrenne di Pratola è stato arrestato e rinchiuso nel carcere di Sulmona con l’accusa di rapina e violenza sessuale nei confronti di un minore. Ad arrestarlo il comandante della stazione dei carabinieri di Pratola Peligna che lo ha inchiodato davanti alle sue responsabilità, dopo aver ascoltato il racconto del piccolo, ma soprattutto dopo aver ritrovato sia il telefonino sia la giacca nascosti nella casa dell’uomo. Subito interrogato dal giudice, Stefano Simboli si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il gip, Massimo De Cesare, ha deciso di prolungare la permanenza dell’uomo in carcere. Stefano Simboli è stato arrestato due anni fa per aver accoltallato l fratello disabile. Negli ultimi anni diverse le denunce per pedofilia a suo carico di genitori della zona che però non hanno avuto seguito per mancanza di prove. Nel corso dell’indagine è emerso un particolare: il bambino avrebbe raccontato le minacce subite da Stefano Simboli. Infatti non ha confessato tutto al padre per il timore di non riavere indietro il cellulare e la giacca. I carabinieri con grande sensibilità e pazienza sono riusciti a farsi raccontare la brutta esperienza dal bambino, incastrando Stefano Simboli.
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