L’Aquila. “Siamo sempre stati convinti delle motivazioni che, con ostinazione e determinazione, abbiamo addotto nel richiedere l’istituzione del Liceo Musicale a L’Aquila. Motivazioni che ci hanno dato ragione. La mobilitazione, che ha visto in prima fila la Provincia, insieme alle organizzazioni sindacali e al mondo della scuola ha avuto il merito di aver impedito una spoliazione ottusa”.
A parlare è Benedetto Di Pietro, assessore provinciale all’Edilizia scolastica e Pubblica istruzione.
“I nostri argomenti a favore del Liceo Musicale a L’Aquila” ha proseguito “erano seri e ben ponderati”.
A partire dalla decennale presenza del Conservatorio Musicale “A. Casella”, che gode di un diffuso prestigio nazionale ed internazionale. E ancora, la presenza del Convitto Nazionale “D. Cotugno”, che è stato recentemente dislocato in un modulo ad uso scolastico provvisorio pienamente funzionale ed in grado di ospitare gli alunni, provenienti da altre località, che diversamente non avrebbero la possibilità di coltivare e sviluppare le loro vocazioni musicali.
La Provincia dell’Aquila, inoltre, con delibera 35459 del 1 febbraio 2010, ha formalmente richiesto l’istituzione di questo Liceo musicale, impegnandosi anche a fornire il necessario supporto al suo funzionamento.
Dopo il sisma del 6 aprile, infine, tra le numerose manifestazioni di solidarietà e di iniziative di rinascita del tessuto culturale dell’Aquila, è da sottolineare quella che prevede la candidatura della città dell’Aquila a “Città europea della cultura” nel 2019 e pertanto la presenza del liceo è coerente ed organica a questa decisione.
“Il vicolo cieco nel quale si era infilata la Regione” ha concluso Di Pietro “con la decisione di istituire due Licei Coreutici-Musicali a Pescara e Teramo, escludendo l’Aquila, oltre ad essere un ulteriore affronto ad una città, ferita sì ma non succube, aveva svelato la misera operazione clientelare che si voleva porre in atto”.
Marina Serra