L’Aquila, monsignor D’Ercole tra le macerie. Il “popolo delle carriole” lo contesta

carrioleL’Aquila. Il “popolo delle carriole” lo aveva detto. “Le autorità rimangano fuori. Nel fango abbiamo deciso di stare noi, perché per questo abbiamo la competenza: bastano delle braccia robuste”. E così è stato.

Durante la manifestazione di questa mattina in centro storico a L’Aquila, è stato infatti contestato anche monsignor Giovanni D’Ercole, che si era affacciato nella zona rossa per dare un segnale di solidarietà, rimuovendo in prima persona le macerie. Il vescovo de L’Aquila si è, infatti, presentato con una sua carriola ed ha iniziato a raccogliere le macerie di piazza Palazzo.

All’improvviso, però, sarebbe partita una forte contestazione nei suoi riguardi da parte della folla, che avrebbe lamentato proprio la presenza di monsignore, venuto in centro storico, secondo i manifestanti, esclusivamente per essere ripreso dalle telecamere. Nonostante questo, D’Ercole non si sarebbe, però, scomposto. Al contrario, sembra che il vescovo abbia affermato: “Sono venuto per dire che sto vicino alla gente, non mi importa che le persone si sfoghino con me”.

 

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