Anversa degli Abruzzi. Il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, si è dichiarato “interessato ad aiutare l’ulteriore vita” della Comunità terapeutica “Il Castello” di Anversa degli Abruzzi, intervenendo all’inaugurazione della nuova sede coincidente con il ventennale di fondazione dell’importante struttura riabilitativa.
Questa mattina la moderna struttura, che dà lavoro ad una trentina di giovani, quasi tutti del posto, è stata affollata da un centinaio di persone che hanno partecipato alla cerimonia inaugurale, occasione anche di un momento di riflessione e di confronto tra politici e addetti ai lavori sui problemi riguardanti i pazienti psichiatrici e psicotici ed il loro recupero ad una vita normale.
“Io ho un conflitto di interessi nel senso che conosco bene questa malattia – ha proseguito D’Alfonso – m’impegnerò in modo tale che anche l’assessorato alla sanità della Regione riconosca queste esperienze di successo e di valore”. Dalla Regione si attendono segnali decisivi per la vita della struttura, che accreditando nuovi posti potrà accogliere un numero più consistente di pazienti e nello stesso tempo occupare un più ampio numero di lavoratori.
Il presidente ha apprezzato il lavoro svolto in questi venti anni dai promotori del progetto, mutuato da un’esperienza già vissuta in un piccolo centro del Belgio, dove la riabilitazione dei pazienti psichiatrici è avvenuta con il loro inserimento nel contesto di un piccolo paese, come poi è stato sperimentato positivamente anche ad Anversa.
“Mi spenderò nel rispetto della legge per fare in modo che si abbiano tutti gli strumenti per esprimere tutta la potenza di questo tipo di attività al servizio di persone che abbiano la patologia psichiatrica e psicotica” ha annunciato il presidente
“Molte volte l’alternativa o è un costo gravante sulla Regione – ha poi concluso – o un costo per le famiglie da un punto di vista qualitativo della vita ma è anche un costo per quelli che hanno questa patologia perché non hanno nessuna forma di percorso di recupero”.”La possibilità di intervenire nella cura di gravi malattie psichiatriche e di pericolose dipendenze in una struttura nuova e con un metodo unico che valorizza relazioni sociali e bellezza ambientale è un aspetto di grande rilevanza”.
Lo ha dichiarato la senatrice Paola Pelino intervenendo anche lei alla cerimonia inaugurale.
“La Regione Abruzzo, titolare della scelta, si impegni a valorizzare la struttura per venire incontro alle esigenze del territorio in questo delicato settore e per favorire anche il relativo incremento occupazionale in un’area di crisi come quella del Centro Abruzzo” ha concluso la parlamentare. A ricostruire la storia della Comunità Il Castello, iniziata nel 1995, sono stati lo psichiatra Michele Beatrice e il sindaco dell’epoca, Gabriele Gianni, che hanno ricordato gli ostacoli burocratici incontrati per l’avvio della struttura.
“Centinaia di lettere, telefonate e incontri hanno caratterizzato il rapporto tra noi e la Regione” ha ricordato Gabriele Gianni, esprimendo gratitudine ai fondatori della Comunità, Michele Beatrice, Gianluca Ficca e Giovanni Bellopede, direttore amministrativo. Mentre Beatrice ha rilevato i risultati concreti ottenuti dalla Comunità nella riabilitazione di circa duecento giovani, afflitti da disagio mentale o provenienti da esperienze di tossicodipendenza.
“Bisogna cambiare mentalità e comportamenti verso queste strutture di accoglienza, integrate nella realtà in cui vivono – ha spiegato Beatrice – sono comportamenti davvero vergognosi quelli della burocrazia che frappone ostacoli al cammino di queste strutture, così come va superata quella mentalità che vedrebbe rischi per il turismo dove esistono queste strutture: i nostri giovani, attraverso la vita di ogni giorno e le attività che svolgono in paese, hanno dimostrato che è possibile una sana convivenza tra la comunità ed il resto dei residenti”.
Dopo la benedizione della sede, impartita dal vescovo Angelo Spina ed il saluto del sindaco di Anversa, Gianni Di Cesare, grato ai promotori del progetto per l’impegno profuso da venti anni nella comunità e nel paese e del presidente della Provincia, Antonio De Crescentiis, sono intervenuti il direttore del Dipartimento di Salute mentale dell’Asl L’Aquila-Sulmona-Avezzano, Vittorio Sconci, la responsabile del Sert di Sulmona, Elia Dora Di Ciano e il rappresentante dell’associazione Percorsi, che riunisce le famiglie dei pazienti psichiatrici, Dante Del Giovane.
In particolare Sconci ha rilevato l’importanza della terapia sul territorio, annunciando la prossima inaugurazione di un centro specializzato per soggetti autistici, a Pratola Peligna. La responsabile del Sert ha denunciato il silenzio e l’indifferenza che spesso gravano sulla necessità di strutture adeguate di accoglienza e cura per tossicodipendenti.
Ed infine il presidente dell’associazione Percorsi ha espresso critiche alla condotta dell’Asl L’Aquila-Sulmona-Avezzano per le condizioni ancora inadeguate nelle quali sono costretti i pazienti afflitti da disagio mentale nell’area Sulmona-Castel di Sangro. Per il futuro della Comunità Il Castello la parola adesso passa alla Regione.