L’Aquila. Filomena è una donna aquilana, ha 63 anni e da 7 è in attesa di una casa popolare.
Due giorni fa è stata sfrattata dalla stanza della caserma che la ospita ed entro 24 ore deve andare via.
Filomena non può firmare nessun contratto d’affitto, pena la decadenza dalla graduatoria.
Per la legge è una homeless, senza fissa dimora e non ha alcun diritto ad una casa della ricostruzione post terremoto.
“Io da qui non mi muovo, non saprei dove andare” dice in una intervista al quotidiano Terra.
“In attesa dell’assegnazione di un alloggio popolare, sono stata ospitata da alcuni amici la cui casa, però, è risultata inagibile a seguito del sisma. Ho quindi vissuto prima in un treno per sfollati allestito dalla Protezione civile, poi in una piccola stanza di una caserma”.
E due giorni fa ha ricevuto un avviso del vicecommissario vicario per la ricostruzione in cui è scritto che “la signora è diffidata dal lasciare entro 24 ore dalla notifica del presente atto la caserma. In difetto si provvederà a esecuzione forzata”.
Ma Filomena non ha nessuna intenzione di mollare.
“Dormirò lo stesso in caserma” dice. “Lo so che rischio, ma che altro posso fare? Per la legge sono una senza fissa dimora. Quindi, come tanti altri, non ne ho diritto. Eppure so che alcune di queste case sono perfino vuote”.
Marina Serra