L’Aquila, all’Istituto Rodari ‘Caro magistrato ti scrivo…’

L’Aquila. “Caro Magistrato ti scrivo…” il 7 maggio arriva a L’Aquila.

Gli studenti dell’Istituto Comprensivo G. Rodari, incontreranno il magistrato Marco dell’Olio, vice-segretario del Csm. Si tratta di un incontro particolarmente importante al quale parteciperà anche l’avvocato Giovanni Legnini, vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura.

Lo stesso ha elaborato la prefazione al volume “Caro Magistrato ti scrivo…”, nella quale ha voluto sottolineare come le lettere raccolte “ci consentono di osservare, da uno speciale punto di vista, la percezione diffusa tra i giovanissimi della funzione e della vita dei Magistrati italiani.

Si stratta di testi – prosegue Legnini – scritti da ragazzi e ragazze delle scuole medie, dal sud al nord del paese, che ci sollecitano a riflettere sulla figura del giudice, sulla sua identità e funzione nell’ordinamento e nella societa’, sulla sua vita personale e famigliare”.

Al confronto tra gli studenti e Marco dell’Olio parteciperà anche Giovanna Boda, Direttore generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, da sempre impegnata nello sperimentare percorsi innovativi nei processi di formazione e di partecipazione degli studenti, con particolare riferimento all’educazione alla legalità dei giovani.

Il progetto editoriale “Caro magistrato ti scrivo…” è il sesto volume della collana editoriale “Caro…ti Scrivo…” ideata e promossa dell’associazione Cultura&Solidarietà di Milano, presieduta da Francesco Vivacqua, che da sempre cerca di creare un rapporto diretto tra studenti e istituzioni. Con quest’ultimo volume sono oltre 12.000 i testi che Cultura&Solidarieta’ ha donato alle scuole italiane.

580 lettere, 20 scuole e 20 magistrati. Sono questi i numeri di “Caro magistrato ti scrivo…”. “Un viaggio attraverso tutte le regioni italiane per permettere ai giovani di confrontarsi con figure che spesso loro stessi paragonano agli eroi.

Non senza accenni anche graffianti – rivela Nadia Mazzon, direttore generale dell’associazione Cultura&Solidarieta’ – del resto si tratta di uno sguardo mai banale e spesso sorprendente.

I ragazzi dimostrano una franchezza e una lucidita’ disarmante: problemi e preoccupazioni sono sempre espressi senza troppi giri di parole”.

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