L’Aquila. Le Marche in Abruzzo, nella prima fase di emergenza e ora in quella della ricostruzione. Le procedure e l’esperienza nella gestione amministrativa della ricostruzione post sisma nelle Marche, la peculiarità, la sicurezza e l’integrità di chi quelle opere realizza: la comunità marchigiana ha fronteggiato gli effetti del sisma con un modello di intervento organizzativo che ha stimolato le capacità delle istituzioni locali, di progettisti ed imprese a realizzare interventi appropriati e di qualità.
Il convegno, promosso dal Consorzio “MARCHE e ABRUZZO” dal titolo “Dalle Marche una ricostruzione compatibile”, si terrà dalle ore 10,00 di sabato 20 febbraio a L’Aquila, presso la sala Sericchi (Centro direzionale Strinella 88) ed inaugura una stagione di collaborazione tra marchigiani e abruzzesi e rappresenta la volontà di creare una struttura capace di rispondere alle specifiche esigenze della ricostruzione dei comuni aquilani colpiti dal sisma.
Un sistema integrato di risorse e competenze di qualità, idee e attività di imprese che si sono confrontate quotidianamente, per tredici anni, con il significato tecnico del verbo “ricostruire”. Lo stesso termine il cui significato è oggi ampiamente dibattuto in tutti i tavoli tecnici e istituzionali e che trova sintesi in un progetto innovativo, frutto dell’esperienza marchigiana.
Autorevoli, in tal senso, saranno gli interventi del Segretario Generale della Regione Marche Mario Conti e della Presidente della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande Esposto. Parteciperà il Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi, fresco di nomina a Commissario per la Ricostruzione, la Presidente della Provincia Stefania Pezzopane e il Sindaco della città di L’Aquila nonché vice Commissario per la Ricostruzione Massimo Cialente. Tra i relatori spicca inoltre il nome del Direttore Regionale dell’Assessorato ai LL.PP. Pierluigi Caputi, il Presidente della II Commissione consiliare regionale delegata al Terremoto Luca Ricciuti e l’ex Assessore Regionale ai LL.PP. Mimmo Srour, che presenterà il caso di S. Eusanio Forconese, piccolo comune completamente distrutto dal sisma del 6 aprile 2009.
