L’Aquila. “Le intercettazioni diffuse in queste ore smentiscono clamorosamente le rassicurazioni fornite dal governo Berlusconi sulla non partecipazione di imprenditori spregiudicati alla fase emergenziale e alla ricostruzione dell’Aquila, e getta un’ombra cupa sull’intera gestione del post-terremoto”. Lo ha dichiarato Silvio Paolucci, segretario regionale del Pd abruzzese. “I cittadini hanno il diritto di sapere subito cosa è successo sulla loro pelle” ha aggiunto Paolucci, “perché chi rideva il 6 aprile ha lavorato effettivamente all’Aquila dopo il sisma. I magistrati facciano in fretta, ma soprattutto il commissario Chiodi imprima una svolta alla ricostruzione: è arrivato il momento di scegliere la piena trasparenza e la partecipazione”. Gli fa eco Michele Fina, assessore provinciale e segretario provinciale del Pd L’Aquila, che alla luce delle rivelazioni che stanno uscendo nell’inchiesta riguardante il G8 chiede al commissario Chiodi, la costituzione di un “Osservatorio per la Legalità e trasparenza” per garantire “il controllo e la selezione continua degli appalti che sempre più numerosi si assegneranno nelle zone colpite dal terremoto”. “L’Aquila sarà il cantiere più grande d’Europa per molto tempo a venire” ha spiegato Fina “e gli occhi di tutti saranno puntati sulla nostra gestione e sulla nostra trasparenza. Si può seguire l’esempio dell’Osservatorio Ricostruire Pulito che la Provincia ha realizzato insieme a Legambiente e l’associazione Libera di don Ciotti”. Nel frattempo Chiodi ha annunciato ai microfoni del Tg1 gare pubbliche per gli appalti degli edifici istituzioni a L’Aquila.
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