Ateleta. Turbativa d’asta, falso e abuso d’ufficio sono le pesanti accuse che la Procura della Repubblica di Sulmona, ha formulato a carico del Presidente della Camera di Commercio di Pescara, Daniele Becci, a suo fratello Andrea e all’ex Tecnico del Comune di Ateleta Mario Crivelli, già Sindaco di Caramanico.
Daniele Becci e gli atri due coimputati dovranno spiegare i particolari della vicenda al Giudice delle Udienze Preliminari di Sulmona, il quale deciderà se il processo a loro carico dovrà celebrarsi o meno.
La vicenda al centro dell’inchiesta è quella legata ad un appalto da 800 mila euro per il completamento della rete idrica e fognante di Ateleta.
Un appalto, a giudizio dell’accusa, in qualche modo “pilotato” da Mario Crivelli e dai fratelli Becci, per fare in modo che ad aggiudicarselo fosse la Ditta “Becci Costruzioni”.
Secondo i Giudici della Procura della Repubblica di Sulmona, Crivelli a fine Febbraio 2010 predispose la documentazione a corredo dell’offerta in epoca successiva all’apertura del plico, al fine di alterare la procedura e il risultato della gara.
L’avvocato Cesare Borgia, difensore di fiducia di Daniele Becci, considera le accuse mosse a carico del suo assistito infondate, nate da un informativa dei Carabinieri per la quale, precisa il legale, in un altro procedimento, nei giorni scorsi, è stato già raggiunto da un avviso di garanzia per falso chi se ne è reso responsabile.
Resta il fatto che confermate le accuse a carico degli imputati o meno, verranno sicuramente svolte ulteriori indagini allo scopo di ricostruire minuziosamente la vicenda.