Haiti è crollata. E il mondo, attonito davanti alle immagini dell’ecatombe che l’isola sta vivendo, sta già iniziando a mobilitarsi in aiuto della popolazione colpita.
Sarebbero alcuni abitanti de L’Aquila i fondatori, ad esempio, di un gruppo su Facebook intitolato “Un pensiero per i terremotati di Haiti”. “Avendo vissuto il terremoto in prima persona” si legge, infatti, nel profilo del social network “ed essendo il ricordo freschissimo, non posso non pensare al popolo haitiano, che ha vissuto un dramma persino peggiore di quello aquilano. Vicini ad Haiti e ai nostri connazionali”.
Il profilo on line contiene, ovviamente, i numeri per inviare un aiuto economico alla popolazione devastata dal sisma, che ha stravolto Haiti con nove scosse consecutive, verificatisi nell’arco di un’ora. Tra queste, la decisiva è stata quella delle ore 16,53 locali, quando la terra ha tremato con 7,0 gradi della scala Richter, provocando anche il crollo di diverse case in un burrone.
Il Serming di Torino sta già raccogliendo generi di prima necessità per portare un primo aiuto alla popolazione haitiana, mentre le organizzazioni non governative italiane riunite sotto la sigla Agire hanno deciso di lanciare una raccolta fondi per finanziare i soccorsi. A loro si aggiungono anche Medici Senza Frontiere e la Croce Rossa Italiana.
Messaggi di solidarietà anche dal cuore dell’Abruzzo, ancora profondamente ferito dal sisma del 6 aprile. È di Stefania Pezzopane, infatti, presidente della Provincia de L’Aquila, la promessa di un contributo, nonostante le condizioni in cui versa il capoluogo abruzzese continuino ad essere critiche.
“Il nostro cuore non può che essere con loro, la loro sofferenza è la nostra” è stato il commento della Pezzopane, “ma spero anche che la forza di ripartire sia grande tanto quanto la nostra. Le immagini e le notizie di edifici crollati, case distrutte, donne e uomini che piangono e che trasportano persone ferite spezzano il cuore. È una vera apocalisse quella che ha colpito uno dei paesi più poveri del mondo. Haiti ha bisogno di uno sforzo internazionale massiccio”.
L’appello della presidente della Provincia de L’Aquila è, dunque, rivolto alla generosità dell’Italia e, più in generale, della comunità internazionale. Il ricordo va, ovviamente, a quanto è stato fatto nove mesi fa per affrontare l’emergenza post-sisma a L’Aquila. “Anche la nostra Provincia” assicura la Pezzopane “è pronta a fare la sua parte, nonostante le difficoltà in cui ancora siamo sommersi”.
