L’Aquila. 1.000 anziani l’anno da assistere, un nuovo asse ospedale- territorio e una dimostrazione pratica con uno scheletro cibernetico super tecnologico, da indossare come sostegno della muscolatura del soggetto senile, ai fini della riabilitazione necessaria contro malattie che ne compromettono la deambulazione. La Asl, pur restando agganciata all’oggi con l’elaborazione di una nuova strategia per la gestione dell’anziano, strizza al contempo l’occhio alle ultimissime tecnologie pro terza età.
Temi e prospettive su cui vi sarà un ‘focus’ sabato prossimo 14 febbraio all’Aquila, a partire dalle 9.00, nella sala Alice Dal Brollo dell’ospedale S. Salvatore, alla presenza di circa 100 medici delle diverse discipline. Titolo del meeting: “La comorbilità nel paziente anziano: una sfida per una società che invecchia”.
Si tratta di un convegno formativo che comprenderà anche una prova pratica per illustrare l’uso di uno scheletro esagonale ( lo ‘human body posturizer’) per ora preso in considerazione solo a titolo sperimentale che però, in tempi non lunghissimi, potrebbe entrare nella dotazione degli ospedali italiani. L’idea di chi lo ha inventato, il prof. Maurizio Ripani, un docente di anatomia di Roma, è quella di sostenere il fisico dell’anziano (ma non solo) debilitato da malattia alle ossa e di altro genere.
Restando all’oggi all’Aquila c’è una ‘platea’ senile di 1.000 anziani l’anno che viene curata in ospedale tramite una complessa assistenza e col concorso di più specialisti. Diabete, malattie cardiovascolari e neurologiche sono le patologie che, con l’avanzare dell’età, ‘aggrediscono’ il corpo e richiedono una risposta all’insegna della sinergia tra ospedale e territorio. Le 958 persone ultra65enni, ricoverate al San Salvatore lo scorso anno, tra geriatria (ricoveri brevi per episodi acuti) e lungodegenza (ricoveri lunghi) costituiscono il dato e l’occasione per rafforzare la Rete tra ospedale da una parte e distretto e Adi e dall’altra.
L’iniziativa che si terrà sabato prossimo al San Salvatore è promossa dal dr. Marco Pozone, direttore di geriatria e lungodegenza dell’ospedale e dal dr. Giorgio Spacca, responsabile della riabilitazione ospedaliera.
“Le malattie che affliggono la popolazione geriatrica”, dichiara Pozone, “sono spesso presenti in contemporanea nello stesso paziente e interagiscono tra loro. L’obiettivo del convegno”, aggiunge, “è di stabilire un percorso di assistenza con il contributo di più discipline mediche, data la complessità della gestione di questo tipo di malato”. Osteoporosi, demenza senile, diabete, fratture e patologie respiratore, saranno i cardini su cui si svilupperà la discussione che servirà a elaborare ulteriori elementi per mettere a punto la Rete tra presidio ospedaliero, distretto sanitario, Adi e altre articolazioni territoriali”