Ortucchio. Incidente stradale mortale stamani nel Fucino, in territorio comunale di Ortucchio, sulla strada che conduce a Telespazio.
Probabilmente a causa della strada resa scivolosa dalla neve, l’auto, un Suv condotto da Marco Di Nicola, 47 anni, residente nella frazione Antrosano di Avezzano, si e’ ribaltata all’interno di un canale. Per l’uomo, che lavorava a Telespazio, non c’e’ stato nulla da fare.
I carabinieri sono riusciti a tirare fuori dall’abitacolo il 51 enne tentando vanamente di rianimarlo. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, e’ giunta l’ambulanza del 118. Il decesso sarebbe sopraggiunto per annegamento.
Marco Di Nicola, lascia la moglie Assunta, dipendente dell’ospedale di Avezzano, e due figlie. Saranno le indagini a chiarire le cause del decesso.
Di Nicola è la sesta vittima finita nei canali del Fucino dal 2012
Sono sei le persone decedute e cinque quelle tratte in salvo, dal 2012 ad oggi, coinvolte in incidenti stradali che hanno avuto il loro epilogo nei canali di irrigazione del Fucino.
13 ottobre 2012 – San Benedetto dei Marsi. Un’intera famiglia, marito, moglie e bimbo di cinque anni, finita con un’auto in un canale, viene tratta in salvo da un clandestino, Adoiou Abderrahim, divenuto in pochi giorni il ‘marocchino-eroe’.
4 dicembre 2012 – Ortucchio. Un giovane, Alessandro Giancarli, di 22 anni, viene trovato morto nella sua auto precipitata in un canale, a 300 metri dalla sede di Telespazio. Giancarli, che si stava recando al lavoro, era precipitato nelle acque del canale a causa del ghiaccio presente sul fondo stradale.
11 luglio 2013 – Pescina. Un imprenditore marsicano, Carlo Ranalli, di 58 anni, titolare di un distributore di benzina e di autolavaggio, muore finendo con il suo trattore in un canale, mentre era intento a caricare dell’acqua per irrigare.
12 marzo 2014 – Avezzano. Un uomo di 80 anni, Fortunato Onofri, di Gioia dei Marsi, muore dopo essere finito con la sua auto in un canale: con lui viaggiavano due donne, la moglie e la nipote, entrambe tirate fuori dall’acqua da un operaio che stava transitando sulla strada in quel momento.
16 marzo 2014 – Cerchio. Due marocchini vengono trovati morti in un’auto finita in un pozzo per la raccolta delle acque a Cerchio. Ad avvertire le forze dell’ordine è un passante che nota l’auto nel canale di irrigazione vicino all’impianto fotovoltaico locale.
28 gennaio 2015 – Ortucchio. Un uomo di 50 anni, Marco Di Nicola, muore dopo essere finito con la sua auto in un canale, profondo quasi quattro metri, poco prima dei cancelli di ingresso di Telespazio, dove lavorava.
Del Corvo: ‘Problema sicurezza canali da risolvere al più presto, abbiamo sollecitato la Regione senza avere risposte’
“Una tragica notizia quella dell’ennesima morte nel Fucino, per la quale va il mio più profondo cordoglio alla famiglia Di Nicola. È un problema drammatico, per risolverlo abbiamo da tempo chiesto alla Regione finanziamenti straordinari per mettere in sicurezza la strada intorno a Telespazio, molto pericolosa per la presenza di canali. Ma la risposta sia dell’ex presidente Chiodi, sia di D’Alfonso non c’è stata”.
Così il presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio del Corvo, sull’incidente stradale di oggi nel quale ha perso la vita un uomo di Avezzano finito nel canale.
“Non si può continuare così – afferma – quelle strade comunali necessitano urgentemente di interventi di messa in sicurezza, non si può ancora morire nei canali che costeggiano le terre fucensi. Nessuno potrà ridare alle famiglie le vite dei propri cari e il dolore che porteranno dentro sarà incolmabile, ma si può e si deve agire per mettere fine a queste tragedie.
“Quel tratto di strada non è provinciale, per quanto ci riguarda abbiamo messo in sicurezza con un finanziamento di circa 10 milioni di euro la SS20 Avezzano-San Benedetto, che taglia da est a ovest la piana del Fucino, – ha continuato Del Corvo -, sul tratto nelle vicinanze di Telespazio abbiamo preso impegni con i sindaci, alla Regione abbiamo anche chiesto di poter utilizzare le economie sugli interventi sulle strade ma ci è stato risposto che serve il collaudo. Bisogna intervenire sollecitamente perché ci sono stati troppi morti”.
E’ una questione di vita o di morte – sostiene infine Del Corvo – è un problema sociale e deve essere una priorità per l’agenda di governo di ogni Amministrazione, a tutti i livelli”.
Del Corvo ha sottolineato che alle istituzioni hanno scritto più volte i vertici di Telespazio.