Vasto. Ricostruiamo la Memoria insieme a chi nei terribili giorni del terremoto aquilano del 2009 ha subito lutti e dolori, portando avanti la lotta per verità e giustizia su quanto accaduto prima, durante e dopo le scosse di quella notte maledetta. Voci che, in occasione delle commemorazioni del decennale, non hanno avuto il giusto spazio.
L’Associazione Ilaria Rambaldi Onlus (Ilaria è una ragazza di Lanciano che perse la vita la notte del terremoto), l’Associazione Antimafie Rita Atria, il movimento Agende Rosse “P. Borsellino – G. Falcone” Abruzzo, e PeaceLink Abruzzo con quest’obiettivo danno appuntamento al 13 giugno a Vasto. Ospiti dell’Auditorium dell’Agenzia per la Promozione Culturale di Vasto in via Michetti 63, alle ore 18 si terrà l’incontro pubblico “Commissione Grandi Rischi: quale verità e quale giustizia?” verrà focalizzata sulla Commissione Grandi Rischi, sul ruolo avuto nelle settimane precedenti il 6 aprile 2009 e quanto accaduto dopo nei processi. Interverranno l’Avv. Maria Grazia Piccinini, presidente dell’Associazione Ilaria Rambaldi Onlus, il prof. Francesco Giovanni Maria Stoppa e Daniela Senepa, inviata speciale della RAI.
L’Associazione Ilaria Rambaldi Onlus, che ricorda la giovane studentessa di Ingegneria Edile-Architettura dell’Università dell’Aquila strappata alla vita nel crollo dell’edificio in cui viveva a L’Aquila in Via Campo di Fossa, ha lo scopo di riproporre costantemente tutti gli argomenti connessi all’importanza della prevenzione di eventi sismici catastrofici, come quello verificatosi nel 6 aprile 2009, soprattutto considerando la natura altamente sismica del territorio italiano.
Il Movimento delle Agende Rosse riannoda un filo importante dell’impegno costante di questi anni per la Giustizia. Ad un anno dal sisma, quando il Movimento era nato non da molto, attivisti di tutta Italia parteciparono a L’Aquila al Presidio della Memoria. Nell’intervento video di partecipazione all’evento Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo e fondatore del Movimento delle Agende Rosse, denunciò “l’insipienza e l’avidità” di chi a L’Aquila aveva costruito “senza tenere conto della sicurezza ma tenendo conto solo della propria avidità di guadagno” e che “tante vite avrebbero potuto essere salvate se si fosse tenuto conto dei tanti segnali premonitori, se l’allarme fosse stato dato per tempo”.
L’Associazione Antimafie Rita Atria e PeaceLink Abruzzo, anche a Vasto, in questi anni hanno cercato di ricordare chi è morto per la giustizia (come Roberto Mancini, il poliziotto che indagò tra i primi sulla “Terra dei Fuochi”) e di denunciare e documentare i rapporti tra le mafie e vari settori della società, le connivenze e omertà che favoriscono il crescere di ingiustizie, mafie, criminalità varie.