Vasto. “Le copiose segnalazioni ricevute dalla stampa sulla persistenza di cattivi odori tra Valle Cena, Monteodorisio e altre aree del comprensorio, riporta dopo tempo il tema (o almeno ci prova) al centro dell’attenzione e del dibattito. Ribadiamo quanto già espresso nel comunicato del 20 dicembre scorso (oltre 8 mesi fa! e nessun passo avanti registrato …): anche solo l’esposizione a notevoli cattivi odori è da considerarsi inquinamento e può danneggiare le persone. Al riguardo c’è una discreta giurisprudenza, la Corte di Cassazione (riportiamo un caso a titolo esemplificativo ma ne esistono altri) il 26 settembre 2012 ha emesso condanna per un impianto autorizzato alle emissioni e che non aveva superato i limiti tabellari di legge, il 5 maggio 2014 il TAR Veneto ha sentenziato che il cattivo odore anche se non è disciplinato in maniera specifica dal legislatore, è da considerarsi una forma di inquinamento atmosferico che può causare pesanti disagi per la qualità della vita e per l’ambiente”.
Si legge così in una nota del Comitato Difesa Comprensorio Vastese, che prosegue: “Leggiamo nel comunicato del sindaco che a suo giudizio questa problematica persiste da decenni. Per quanto da noi rilevato, anche contattando diversi cittadini, la situazione negli ultimi anni non sarebbe paragonabile ai periodi precedenti in quanto è nettamente peggiorata. E’ comunque un motivo in più per agire, e non far dominare una sorta di fatalismo all’italiana (c’è da sempre, che ci vuoi fare? è tipico intercalare che si sente a commento di tante vicende), su una situazione che la cittadinanza definisce inaccettabile. Le centraline per la rilevazione della qualità dell’aria ovviamente non sono la soluzione. Ma rilevano, come da definizione stessa, e i loro dati sono la base – documentale e concreta – da cui partire proprio per l’azione amministrativa e politica a cui fa riferimento la sindaca stesso. Oggi esistono tecnologie che permettono, anche a costi abbastanza contenuti, di acquistarne. Il Comitato Difesa Comprensorio Vastese propone all’amministrazione di intraprendere questa strada: prevedete nel documento di programmazione economica questo acquisto, tenendo presente sia le discariche del Civeta che l’impianto Stogit.
La sindaca di Cupello indica una possibile causa, ovvero “eccesso di organico”. Prima di tutto crediamo che la cittadinanza deve essere messa al corrente delle motivazioni di una certezza così granitica, in quanto non è stata posta come possibile causa ma indicata in maniera netta e decisa. Ed esistono casi di impianti in tutta Italia che dovrebbero essere della stessa tipologia di Valle Cena e assolutamente non emanano cattivi odori. Perché invece dal Civeta si? Perché questo organico sarebbe costantemente (se sono l’origine dei cattivi odori dobbiamo pensare sia un problema ormai consolidato) in “eccesso””.