A Casoli, in provincia di Chieti, una donna ingelse di 66 anni è stata trovata senza vita nella sua casa di campagna. Le ricerche del compagno, da subito sospettato poiché sparito nel nulla, hanno finalmente trovato riscontro.
Casoli, provincia di Chieti, ha avuto un risveglio brusco due giorni fa, alla scoperta di un crimine che era stato commesso nelle campagne poco distanti il centro cittadino, in contrada Verratti. Una donna di 66 anni infatti, è stata ritrovata senza vita. Michele Faiers Dawn, questo il nome della donna, che viveva a Casoli da tre anni, è stata trovata con ferite inferte con arma da taglio all’addome, sette per la precisione.
La donna, secondo le prime analisi del medico legale, risulterebbe deceduta ormai da diversi giorni, si ipotizza addirittura da domenica 29 ottobre. Il corpo con le ferite all’addome è stato scoperto da un’amica che era andata a farle visita, le cui urla hanno poi messo in allarme il vicinato. Nessuna traccia invece del compagno, apparentemente scomparso nel nulla, sul quale si sono immediatamente concentrati i sospetti
Femmminicidio a Casoli, fermato il compagno dopo la fuga
A Casoli in provincia di Chieti, un orrendo delitto si è consumato: una donna inglese di 66 anni, Michele Faiers Dawn che da tre anni viveva in Abruzzo, è stata rinvenuta senza vita nella sua di campagna in contrada Verratti, a pochi chilometri dal centro cittadino. A ritrovare il corpo è stata un’amica della donna, anch’essa inglese e trasferitasi nella zona insieme ad un altro gruppo di persone che avevano deciso di vivere in Abruzzo e creare una specie di comunità. Descritti come una coppia tranquilla e riservata, Michelle e il suo compagno non frequentavano molto la cittadina abruzzese, preferendo vivere le occasioni mondane, con i propri concittadini inglesi.
Il vicinato si è subito allertato e le forze dell’ordine sono state contattate tempestivamente. Per la donna, non c’era più nulla da fare; pare infatti che le ferite d’arma da taglia riportate all’addome, considerate la causa del decesso, risalissero a diversi giorni fa, addirittura domenica secondo la ricostruzione degli esperti accorsi sul posto.
L’amica della donna, anche lei inglese, avrebbe cercato di contattarla per ben tre giorni telefonicamente. Ha infine deciso di farle visita, preoccupata dalle mancate risposte, rinvenendo il cadavere di Michele Faiers Dawn. Le ricerche si sono immediatamente concentrate sul compagno di 74 anni della donna, Michael Dennis Whitbread, anche lui di nazionalità inglese.
La sua fuga è stata però breve ed è stato addirittura fermato dalla Polizia inglese nella serata del 1 Novembre nei pressi di Shepshed. Il sito della BBC riporta una nota della Polizia di Leicester : “L‘uomo, che è un cittadino britannico, è stato arrestato con l’accusa di omicidio ieri sera e rimane in custodia. Gli investigatori dell’East midlands special operations unit (Emsou) sono in contatto sia con la polizia italiana che con il Foreign Commonwealth and development office in merito alla morte della signora Faiers, 66 anni“.
La famiglia della donna ha chiesto dunque privacy sulla vicenda, sulla quale si continuerà comunque ad indagare, per comprendere le motivazioni dell’insano gesto dell’uomo, il quale dovrà rispondere per omicidio volontario a questo punto. Non è ancora chiaro se l’uomo verrà riconsegnato alle autorità italiane.