Vasto. «Furioso dovrei essere io che vengo accusato di crimini sanitari, secondo quanto si dice a Vasto sulla base del nulla»: non si fa attendere la reazione del direttore generale della Asl alla polemica sorta in merito alla richiesta di attivazione di un drive-in in città.
«Sono sconcertato da certe affermazioni – incalza Thomas Schael – che rappresentano una realtà inesistente. I tamponi domiciliari vengono eseguiti regolarmente ovunque per persone che hanno sintomi e per i fragili, perciò nessuno è costretto a recarsi a Gissi. Ogni giorno abbiamo sei mezzi sul territorio destinati proprio a questa attività, con una media di 300 tamponi eseguiti quotidianamente presso il domicilio di tutti gli utenti per i quali è stato richiesto dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta. Non solo: i nostri dati statistici dimostrano che dall’inizio della pandemia al 30 novembre scorso sono stati eseguiti 9.811 tamponi per i cittadini di Vasto, dei quali 5.134 a domicilio e 2.339 al drive-in, oltre a quelli del personale scolastico e pazienti ricoverati. Non può essere dunque questa la ragione per la quale chiedere l’apertura di un drive-in a Vasto, che non può essere sostenuta nemmeno dalla necessità di alleggerire Gissi, per niente in affanno. Lo dicono i numeri: questa settimana risulta prenotato il 15% degli slot preventivati, appena 104 a fronte di una disponibilità di 672. Tutte le postazioni mobili viaggiano su un’operatività media pari al 20% delle potenzialità. Non è il caso, allora, di alimentare polemiche, né di lanciare accuse tanto pesanti quanto ingiustificate verso la Direzione Asl, che per prima in Abruzzo si è organizzata con i drive-in offrendo alla popolazione un servizio utile che, è bene ricordarlo, non rientra nei livelli essenziali di assistenza. Rappresentano una risposta organizzativa complessa data in emergenza e messa a disposizione dei cittadini secondo valutazioni epidemiologiche fatte dalla Asl, che ha competenza esclusiva su queste scelte. I dati evidenziano che la Asl fa la sua parte, e la fa anche bene, nel soddisfare la richiesta di tamponi sul territorio della provincia di Chieti, compresa Vasto. Non ci sono aree non coperte e gli operatori ogni giorno si spendono moltissimo per andare incontro alle esigenze degli utenti, tenendo conto delle necessità e dei diritti di tutti. Questa è la realtà, l’unica, il resto attiene alla narrazione di parte».